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  • Sampmania:|La storia torna a bussare

    Sampmania:|La storia torna a bussare

    • Matteo Oneto

    Sessantaquattro anni fa, in uno studio notarile di Sampierdarena, nasceva l'U.C. Sampdoria. La storia del club blucerchiato inziò lì e si dipanò tra Serie A e B fino al 1982, quando ad innamorarsi di quella maglia fu Paolo Mantovani. La Samp arrivò in dieci anni a giocarsela con le grandi di sempre, viaggiando spesso per l'Europa e scrivendo pagina dopo pagina la propria storia.

    La morte di Mantovani aveva fatto piombare di nuovo la società in quell'anonimato da cui era stato così difficile uscire nei primi anni '80: ci volle un quasi fallimento e una retrocessione in C evitata per un pelo a convincere un altro grande imprenditore a gettarsi nella mischia. Otto anni fa Riccardo Garrone rilevò il pacchetto azionario blucerchiato, l'inchiostro sul libro della storia blucerchiata riiniziò a scorrere: la promozione in Serie A, il ritorno in Europa per tre volte e i grandi campioni riportati a Marassi.

    Il 17 Agosto 2010 la storia tornerà a bussare al capezzale blucerchiato: il preliminare contro il Werder è il coronamento di un sogno che otto anni fa sembrava davvero lontanissimo. Merito di tutti quelli che hanno contribuito a formare la nuova Sampdoria da Novellino a Del Neri passando per Mazzarri, senza dimenticare i giocatori: Volpi, Flachi, Palombo, Cassano, Pazzini e molti altri che non sono stati da me nominati ma che i tifosi portano nel cuore. Molto di questo merito va riconosciuto a chi ha saputo gestire il club con il cuore e con la testa: Beppe Marotta, ora alla Juve insieme ad altri artefici del miracolo blucerchiato.

    A raccogliere l'eredità sono arrivati Gasparin, Tosi e Di Carlo: anche loro vogliono entrare prepotentemente nel libro blucerchiato. L'occasione è lì a portata di mano; coglierla non sarà per niente facile ma, si sa, solo i grandi fanno la storia.

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