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    Sassuolomania: la costruzione delle coincidenze

    Sassuolomania: la costruzione delle coincidenze

    • Luca Bedogni
    Stavo pensando alla partita del girone d’andata in cui il Sassuolo subì una rete decisamente simile a quella di stasera. Alla seconda intendo, quella di Sergej Milinkovic-Savic. E non la trovavo. Ero sicuro però che esistesse. Perciò sono andato a spulciare tra le varie giornate, mentre una vocina si faceva largo dentro di me e diceva: “forse proprio Sassuolo-Lazio?” Controllatina e no,  il 12 dicembre finì sempre 2 a 1, ma per i biancocelesti firmò il vantaggio provvisorio Zaccagni, su azione semplice. Chissà perché pensavo ancora alla Lazio.

    Mi viene in mente allora la Juventus, la vittoria in campionato, quel 2 a 1 corsaro. Un altro 2 a 1 in effetti, e l’inconscio funziona così, ci siamo, mi dico. Fuochino invece: stavolta sì c’è un gol da palla inattiva proveniente più o meno dalla stessa posizione, assist di Dybala, testa di McKennie sopra Ferrari, ma non era questo quello che intendevo. Questo era ancora accettabile come gol subito da palla inattiva. L’illuminazione non arrivava, stavo però risalendo a piccoli passi al cuore del rimosso. Mi è venuto un flash, il nome di Lorenzo Pellegrini, e tutto è diventato più chiaro, ho persino capito il motivo per cui ero partito da Sassuolo-Lazio, mancando il bersaglio evidentemente.

    Ebbene, ero partito da Sassuolo-Lazio perché oggi Lazio-Sassuolo si è svolta all’Olimpico, come all’Olimpico si giocò Roma-Sassuolo il 12 settembre. In questo stesso stadio il Sassuolo aveva già subito un gol da palla inattiva inaccettabile, l’uno a zero di Cristante su assist di Pellegrini (più o meno la stessa posizione della punizione di Dybala in Juve-Sassuolo). Indovinate il risultato finale di quella partita? Ma 2 a 1, ovvio. Insomma le coincidenze ora si moltiplicano vertiginosamente. Stesso stadio (Olimpico), stessa posizione di battuta della palla inattiva (centrosinistra), stessi ruoli avversari coinvolti (un centrocampista batte, l’altro segna), stesso ruolo difensivo coinvolto (terzino, allora Toljan, oggi Muldur), stessa facilità di penetrazione (del pallone e di chi si inserisce), stesso risultato finale.

    Voi direte: bravo, e adesso? A che pro elencare tutte queste coincidenze? È forse solo un divertissement? No. Non le elenco perché son frivolo, né tantomeno perché intraveda in esse un significato. Glielo do io il significato: questa roba si assomiglia tutta perché è clamorosamente sbagliata, e ingiustificabile. Totalmente ingenua. Sono gol come questi che fanno arrabbiare. Rovinano tutto quel che di buono si costruisce. Perciò ricordiamocele, queste coincidenze. Vietato rimuovere. 

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