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  • Sassuolomania: la nidiata di gennaio è deludente

    Sassuolomania: la nidiata di gennaio è deludente

    • Luca Bedogni
    Siamo sempre dietro a elogiare il Sassuolo e di certo non mancheranno motivi per continuare a farlo. Si parla del club neroverde come del miglior supermercato di Italia.  Ci sono i Frattesi da trattare, gli Scamacca, i Raspadori, non dimentichiamoci di Berardi, che tutte le volte che manca sono guai (vedi anche ieri contro il Cagliari), si è aggiunto Traorè, e mi stavo quasi dimenticando di Lopez. Insomma, questa estate verranno a bussare in molti, lo abbiamo capito, già si parlano.

    L’importante è che non partano tutti contemporaneamente perché la nidiata di questo gennaio invece, cosa che non si dice, non è che stia brillando. Anzi. E qui non capisco ancora dove stia il problema, se a monte o a valle. Sono stati scelti dei giocatori sbagliati? Sono troppo acerbi? Sono stati presi per ragioni diverse? L’allenatore fa fatica a inserirli perché non ama le rotazioni? Sono loro che non rispettano le aspettative? Ecco di chi parliamo: Ceide, Ruan Tressoldi, Ciervo e Oddei, i giocatori che sono arrivati a gennaio per ‘rinforzare’ o ‘completare’ la rosa o cosa non si capisce. 

    Partiamo dal più ‘pronto’, Ruan Tressoldi: 8 presenze, 189 minuti giocati, 6 panchine. Non ha ancora giocato una partita da titolare in campionato. Ci aveva fatto vedere qualcosa di buono a un certo punto, nel secondo tempo contro l’Inter, tant’è che mi ero pure sbilanciato. Nelle ultime due partite è subentrato e ha fatto danni. Ha fatto segnare Muriel con una gaffe difensiva allo scadere di Sassuolo-Atalanta e gli è sfuggito Deiola proprio ieri, con una dormita ciclopica, da centrale del Sassuolo nato, causando in questo modo la sconfitta di misura contro il Cagliari. E stiamo parlando di quello che ha giocato di più dei quattro nominati. 

    Poi viene il misterioso Ceide: 36 minuti in campionato e 1 in Coppa Italia. Quattro panchine, titolare mai ovviamente, non convocato contro la Lazio. In quanto 2001 è più giovane di Ruan, che è un 1999. In compenso è arrivato anche lui da lontano, Norvegia, perciò qualcosa dovrà pur avere. Non posso pensare che giochi così, senza uno spunto, senza arte né parte. Ieri Dionisi gli ha dato un altro spezzone di partita, ben 24 minuti per mettersi in mostra… e non ha fatto niente. Non ha neanche lasciato intravedere niente, che è molto peggio. In più è stato dirottato a destra, al posto di un impalpabile Defrel in versione ‘falso’ Berardi, occupando di fatto lo spazio di Oddei, che si è scaldato e basta. 

    Terzo della nidiata lo stesso classe 2002 Oddei, rientrato da Crotone. 11 volte in rosa, non convocato contro la Samp, 2 sole presenze per un totale di 7 minuti. Undici iniziale, figuriamoci. Eppure questo ragazzo aveva fatto vedere qualcosina prima dello sfortunato prestito al Crotone. Proprio contro il Cagliari, pertanto, dato che mancava Berardi, mi aspettavo di vederlo in campo almeno nella ripresa. Invece Ceide dalla sua parte al posto di Defrel. Che poi ci stava, una chance per il norvegese. 

    Infine Ciervo, il pazientissimo Ciervo, altro 2002. Dico pazientissimo perché per lui finora ci sono state solo panchine qui al Sassuolo, mentre alla Samp un pochetto giocava. Coi blucerchiati 10 presenze e 1 assist nel girone di andata, per un totale di 219 minuti. Il debutto in neroverde tuttavia non si è ancora visto. De gustibus? Può darsi. Ma allora c’è un problema.

    Non sto dicendo che sono dei fenomeni e che devono giocare tutti titolari in un colpo solo, per carità. Mi sto solo domandando che manovre di mercato sono. Ora, è lecito domandarselo (soprattutto per i tre attaccantini) proprio nei giorni in cui è rientrato Filip Djuricic. Dubito che ci sarà più spazio per loro. Ce ne sarà di meno in teoria. O sbaglio?

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