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  • Sassuolomania: Raspadori al Napoli era fattibile prima, puntando su Lucca o…

    Sassuolomania: Raspadori al Napoli era fattibile prima, puntando su Lucca o…

    • Luca Bedogni
    A inizio estate ci avevano avvertiti: potrebbero partire due big dal Sassuolo, bisogna metterlo in conto. Tutti allora pensavamo a Scamacca, che è poi effettivamente partito, e a Berardi, il suo ultimo treno per la Champions, eterno promesso a Juve e Milan. A un certo punto però è saltata fuori la Roma, che insisteva per Frattesi, e così le carte in tavola si sono mescolate. Con l’eccezione di Scamacca, non sapevamo più chi potesse partire. Di certo non era verosimile perderne tre in un colpo solo. 

    E così piano piano si sono raffreddate tutte le voci su Berardi, a cui nel frattempo è stata assegnata la maglia numero dieci mollata da Djuricic, tornato alla Samp. E la Roma ha comprato Wijnaldum, cosa che di fatto ha definitivamente archiviato la trattativa per Frattesi, peraltro già smorzata da qualche giorno. Sembrava tutto fin troppo bello, fino a che non è apparsa la notizia del Napoli su Raspadori. 

    Ci eravamo forse dimenticati di Raspadori? Ma niente affatto. Il caso Mertens, rimasto svincolato e al momento senza squadra, ha sbloccato tutto, e ora è un cazzo di casino, se permettete il francesismo. Perché è chiaro che Raspadori è una versione giovane del trentacinquenne belga. Le caratteristiche più o meno sono quelle. E al di là della volontà di Giacomino, ovviamente allettato dalla prospettiva di guadagnare di più e di giocare la Champions, c’è anche un importante fattore tattico da considerare: forse il Napoli di Spalletti ha più bisogno di lui nel suo ruolo (seconda punta-trequartista) che il Sassuolo stesso di Dionisi, che guarda caso si è messo in testa di virare sul 4-3-3 proprio di recente, un sistema che esclude secco la posizione preferita di Raspa. 

    Tanti indizi portano a una probabile cessione, ma il Sassuolo rischia di rimanerci in mezzo stavolta. Questa trattativa è molto più delicata di quella di Scamacca e non certo per la manfrina di Raspadori che non si può vendere in quanto prodotto del vivaio e bandiera neroverde. Per cedere uno come lui, dopo aver ceduto l’altro centravanti della squadra, devi avere delle garanzie tecniche che in questo momento il Sassuolo non ha e non può avere. In primo luogo perché Agustin Alvarez, l’unico colpo neroverde per l’attacco, resta al momento un oggetto misterioso, le cui caratteristiche fisiche fra l’altro comporteranno di per sé tutta una serie di aggiustamenti del gioco di Dionisi che speriamo riescano bene. Ricordiamoci le fatiche già di Raspadori da prima punta con Dionisi (che infatti preferiva utilizzarlo sotto un centravanti  più strutturato, o al limite sacrificato in fascia, piuttosto). 

    E poi ci sono i possibili sostituti della funzione svolta da Scamacca che risultano o sfumati o sul punto di sfumare: mi riferisco rispettivamente a Lucca e Pinamonti. Sul primo, ex centravanti del Pisa arrivato alla finale Playoff contro il Monza, si è fiondato a sorpresa l’Ajax, lasciandoci tutti con un palmo di naso e stranamente ‘indietro’ nella lettura della realtà. Forse andava fatto un sacrificio in più a gennaio, quando tutto era ancora alla portata del Sassuolo. 

    Poi sta per sfumare anche Pinamonti, che è da sempre un altro oggetto di interesse più o meno dichiarato. Uno che 13 gol in Serie A li ha appena fatti e su cui sta per chiudere ahimè l’Atalanta. È troppo tardi anche lì o possiamo inserirci all’ultimo andando a bussare a Marotta?

    Per tutte queste ragioni la perdita di Raspadori oggi appare tanto possibile quanto purtroppo incredibilmente nefasta. A meno che con tutti quei soldi incassati, Carnevali non cali un jolly all’improvviso. Un mister x in grado di farci sognare di nuovo. 


     

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