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  • Il Napoli è già in vacanza: a Monza finisce 2-0. Mota e Petagna esaltano Palladino

    Il Napoli è già in vacanza: a Monza finisce 2-0. Mota e Petagna esaltano Palladino

    • Redazione CM
    Era pressoché un’amichevole ma perdere dà sempre fastidio, per giunta se sei campione d’Italia. Il pomeriggio domenicale all’U-Power Stadium del Napoli si chiude con un brutto 0-2 e i tre punti che vanno a rimpolpare la già ottima classifica del Monza. Segnano Dany Mota e l'ex Petagna. La squadra di Palladino raggiunge la Fiorentina alle spalle dell’Atalanta, quella di Spalletti fatica a mettersi alle spalle i bagordi delle ultime settimane e incassa la quarta sconfitta in campionato.

    LA GARA – Le due squadre sono, quasi, in vacanza e quindi i ritmi non possono che essere al limite del balneare. Spalletti cambia tanto, fa riposare Kvara e Kim tra gli altri e dà spazio a Zerbin. La prima occasione capita dopo pochi secondi a Zielinski che calcia a lato. È il Monza che si prende il pallino del gioco ma le chances latitano. Al 18’ la svolta. Dopo una bella azione manovrata e poi verticale, passano i brianzoli. Inserimento di Pessina che serve Dany Mota, facile tap-in e 1-0 contro le belle statuine della rimaneggiata difesa napoletana. La reazione non arriva e allora è ancora il Monza a ‘rischiare’ il gol. Ci prova Petagna ma l’attaccante scivola sul più bello e non riesce a calciare con forza verso la porta di Gollini. Nel finale del primo tempo è l’altro numero uno, Di Gregorio, a sporcarsi le mani. Su un destro potente di Anguissa, l’ex Inter fa buona guardia e conduce i suoi al riposo in vantaggio.

    RIPRESA – Spalletti molla gli ormeggi e fa entrare subito Kvaratskhelia per Zerbin ma la gara non cambia padrone, anzi. È il 55’ quando Izzo lancia Mota che tira verso la porta, trovando i guantoni di Gollini. Sulla respinta il più lesto è Petagna che, se la porta sul sinistro, e fulmina il portiere avversario: è il 2-0, il suo terzo gol in campionato. Gollini evita poi il tracollo con un gran intervento sul diagonale dello scatenato brasiliano. Il Napoli inizia a fare sul serio e si riversa nella metà campo avversaria: prima un super Di Gregorio salva su Olivera, poi è tempo di proteste. Gli azzurri chiedono due rigori e, soprattutto sul secondo, contatto Pessina-Osimhen, resta qualche dubbio. Spalletti le prova tutte e riversa in campo tutte le sue bocche da fuoco: entrano Raspadori, Politano e Simeone ma di grandi occasioni nemmeno l’ombra. I campioni d’Italia perdono ma in questa stagione fantastica ormai anche le sconfitte possono passare in cavalleria.


     
     

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