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  • Sette giorni viola|Fra Primavera e 'porte aperte'
Sette giorni viola|Fra Primavera e 'porte aperte'

Sette giorni viola|Fra Primavera e 'porte aperte'

  • L.C.

IL GIOCO E' BELLO QUANDO DURA POCO... e quello della Fiorentina è durato pochissimo. Due partite, centottanta minuti contro Palermo ed Inter, poi di nuovo il buio, il nulla, anzi... con la Sampdoria è arrivata l'ennesima prestazione sconfortante. Diciamoci la verità, c'eravamo illusi un po' tutti: la famosa svolta (tra l'altro siamo recidivi, perchè era già stata tirata fuori dopo la rimonta col Brescia) sembrava prendere forma, addirittura qualcuno riparlava d'Europa. 4 gol al Barbera, il rientro di Mutu, un primo tempo illusorio con i nerazzurri e poi la ricaduta, come una febbre che non se ne vuole andare. Meno male che c'è la “primavera”, in tutti i sensi. Un tiepido sole (forse) riporterà un po' di gente allo stadio, 11 ragazzi terribili riporteranno a Firenze un trofeo (Viareggio, Coppa Italia...scelgano loro), dopo anni di colpevole digiuno. Non sarà la Champions League ma... “chissenefrega”!

PORTE APERTE ALLA... FIORENTINA: L'annuncio arriva improvviso, quasi inaspettato... La Fiorentina riapre ai propri tifosi, che potranno così assistere all'amichevole del giovedì contro gli allievi. Mihajlovic lo diceva da tempo, la società “nicchiava” (chissà perchè poi...), la torre d'avorio di viale Fanti mostrava segni di cedimento. Ci ripetiamo: non sarà stato il Bayern (a proposito, quanta nostalgia guardando l'Inter l'altra sera...) ma per quei 400 tifosi, bambini, anziani, disoccupati, si è trattato di un pomeriggio diverso, da rivivere al più presto. E poi ha fatto gol anche Cerci...
VIOLA E DINTORNI: Piccola digressione su un disastro annunciato. L'Europa del calcio rifiuta l'Italia, la “scherza”, la ridicolizza, la fa sentire piccola piccola. Milan, Inter e Roma praticamente fuori dalla Champions League, Napoli (ultima sopravvissuta nella vecchia, cara, Coppa Uefa) già eliminato pur salvando la faccia. Questo ci conduce alla Fiorentina di Prandelli, all'orgoglio di aver portato in giro per l'Europa il nome di Firenze... senza paura, senza vergogna. Semifinalista nel 2008 (Eindhoven, Everton, imprese memorabili), “quarti” di finale di Champions nel 2010 (al netto di Ovrebo...), ma sopratutto la voglia di esserci, di dire la nostra. E' troppo se diciamo che l'Italia del calcio non ci merita?

 


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