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  • Spal, le pagelle di CM: che erroraccio di Missiroli, Petagna sfortunato

    Spal, le pagelle di CM: che erroraccio di Missiroli, Petagna sfortunato

    • Lorenzo Montaldo
    Sampdoria-Spal 3-0

    Letica 5,5: sul tracciante piazzato di Linetty non può nulla. Idem sulla punizione capolavoro di Gabbiadini, perché è vero che l’attaccante doriano calcia da 35 metri, ma la traiettoria scende all’improvviso e bacia il palo. Da quel momento in poi la Spal è in bambola e pure sul 3-0 il portiere non sembra poter opporre una gran resistenza. Pare comunque in generale un po' incerto.

    Cionek 5: tra i terzini è decisamente quello meno tecnico, e spesso va in difficoltà. Talvolta però riesce ad avere la meglio sull’avversario grazie alla sua fisicità, ma va a corrente alternata.

    Vicari 5,5: fuori posizione sul raddoppio doriano, sulle altre reti non ha particolari responsabilità ma gli attaccanti doriani gli scappano troppo facilmente.

    (dal 15’ s.t. Salamon 6: tiene bene botta, nell'ultima mezz'ora la Spal rischia poco).

    Bonifazi 5,5: vale il discorso fatto per Vicari. Qualche disattenzione, tanta fatica a contenere gli attaccanti doriani. Nella ripresa anche La Gumina gli scappa via.

    Sala 5: qualche buona progressione in avvio, prima dell’erroraccio che consegna palla a Linetty e genera l’1-0 doriano. E' una rete pesantissima, e l'esterno sembra risentire dell'errore  per tutti e novanta i minuti.

    Missiroli 5: gioca un buon primo tempo, almeno sino al liscio clamoroso che libera Linetty tutto solo in area. Disattenzione che vale doppio, perché mette in ginocchio la Spal. Nella ripresa ordinaria amministrazione.

    Murgia 6,5: tante belle iniziative e fantasia. Sfiora un gol perché Augello se lo perde, qualche minuto dopo scodella un cross meraviglioso per Strefezza. Nella ripresa con un guizzo in area va di nuovo vicinissimo al gol, ma Audero lo chiude. Della Spal è il più vivo.

    (dal 33’ s.t. Tunjov s.v.)

    Dabo 5: perde alcuni palloni sanguinosi nei primi minuti di gioco, il vantaggio doriano nasce anche da un suo inciampo. Troppo distratto e lento al momento di decidere la giocata.

    (dal 1’ s.t. Valdifiori 6: cambia passo e volto alla Spal. Il suo ingresso restituisce i tempi di gioco alla formazione di Di Biagio, che attacca decisamente più convinta con l'ex Torino in campo).

    Strefezza 6,5: insieme a Murgia e Petagna, è quello che ci crede di più. Ha sulla testa la palla del potenziale pareggio, ma il suo stacco nel cuore dell’area blucerchiata trova sulla sua strada uno strepitoso Audero. Pressa con continuità, è vivace e molla per ultimo.

    Cerri 6: fa la boa, ma al quarto d’ora si traveste da rifinitore per la prima occasione ospite. Nella ripresa innesca Petagna che però strozza troppo il tiro. Fa a sportellate, non scappa alla tenaglia Colley-Yoshida eppure si impegna molto. 

    (dal 24’ s.t. Castro 5,5: ci prova con un tentativo a giro, senza troppa fortuna. E l'unico acuto nei venti minuti a disposizione).

    Floccari 5,5: tanto movimento e esperienza, ma poco cinismo negli ultimi venti metri. Si impegna e si sposta bene sul fronte offensivo, apre anche qualche varco interessante ma poi non riesce a concretizzare.

    (dal 15’ s.t. Petagna 6,5: è un altro giocatore rispetto a Floccari, sia per caratteristiche che per impatto sul match. Entra e sfiora il gol di testa, offre parecchie sponde ai compagni, insomma, il suo apporto è troppo cruciale per la Spal. Centra pure un palo clamoroso, ci si mette anche la sfortuna per impedire al promesso sposo del Napoli di trovare il gol.)


    All. Di Biagio 5,5: giornata strana per la Spal, perché il passivo di 3-0 all'intervallo sembra francamente troppo pesante per la formazione ferrarese. I gol arrivano da due errori tecnici e da un capolavoro di Gabbiadini, quindi non da veri e propri 'rischi' corsi dall'undici biancoazzurro. L'ingresso di Petagna e Valdifiori cambia volto alla Spal nella ripresa, quella che torna sul terreno di gioco al Ferraris è un'altra squadra, ma è troppo tardi. La sconfitta di oggi è una mazzata, resterà però un po' di rammarico per una partita imprevedibile, nella quale la differenza l'ha fatta la maggior esperienza, sia in panchina che in campo.

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