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  • Spalmania: clima infuocato e gradi percepiti
Spalmania: clima infuocato e gradi percepiti

Spalmania: clima infuocato e gradi percepiti

  • Leonardo Valente
Ferrara, in questi giorni, è una tra le città più calde d’Italia, temperature altissime, caldo rovente e circa 47 gradi percepiti. Non sto facendo un bollettino meteo, ma sono convinto che le condizioni atmosferiche rispecchino perfettamente quanto successo nell’ultima settimana, all’interno della Spal. Mi spiego meglio.

Settimana scorsa, la società ha presentato alla stampa e ai suoi tifosi la nuova campagna abbonamenti. Le cifre monstre richieste hanno fatto insorgere la piazza, creando malumori tra la gestione e i sostenitori, un caso rarissimo visto quanto è stato fatto di buono dal 2013 ad oggi. Così il clima già abbondantemente caldo si è letteralmente infuocato. Le proteste del popolo spallino hanno costretto i dirigenti biancoazzurri a rivedere i prezzi presentati, ma il patron Colombarini ha tenuto a precisare che per rimanere ad alti livelli, partendo con un budget esiguo, c’è bisogno dello sforzo di tutti, aggiungendo che forse le richieste erano state eccessive, ma che non si aspettava una reazione così aggressiva nei suoi confronti, da chi si dice tifoso della Spal. In questo clima rovente è iniziata la fase di prelazione e in due giorni il numero di abbonati è arrivato a 773, che nella stagione del ritorno nella massima serie, dopo 49 anni, è davvero poca roba. Bisogna fare di più, perché questo clima infuocato non sia segnato dalla protesta, ma dalla passione, e vedremo nei prossimi giorni, quando inizierà anche la vendita libera degli abbonamenti, se la situazione migliorerà.

Nel frattempo, sul fronte mercato, l’ambiente si è fatto torrido, questa volta per l’entusiasmo dell’arrivo di Alberto Paloschi e il rinnovo di Luca Mora. Il sergente e il capitano, due gradi altissimi all’interno del gruppo. Il primo è il bomber che tutta la città aspettava, arrivato alla corte di Semplici, al termine di una trattativa lunga dalla quale Vagnati non si è mai tirato indietro. Ora all’attaccante ex Chievo e Milan, si richiedono i gol, quelli pesanti, quelli per la salvezza, sperando che il sergente possa diventare, al più presto, il generale dell’attacco. Il secondo è l’uomo simbolo delle due promozioni consecutive e ha deciso di legarsi a questi colori fino al 2020. Sicuro del suo grado, quello di capitano, ereditato dalla partenza di Giani verso La Spezia, il condottiero è pronto per la sua prima stagione in A. La grinta e l’impegno di questo ragazzo possono davvero essere fondamentali per tutto il gruppo e anche se lui dirà di non essere pronto, come fece lo scorso anno nel campionato cadetto, per questo tipo di competizione, sono sicuro che sorprenderà tutti con la fascia al braccio, il più alto grado da percepire.

Il clima è infuocato e i gradi di sergente e capitano hanno aumentato ulteriormente la temperatura. Sicuramente bisogna perfezionare alcuni aspetti, ritrovando la serenità tra tifosi e società che ha permesso i successi degli ultimi anni. Ancora nulla di preoccupante, ma visto quanto fatto sul mercato, si aspetta un passo in avanti dei tifosi verso la società, anche a questi prezzi, perché agosto è vicino e c’è bisogno del dodicesimo uomo in campo. Se il caldo e i gradi percepiti sono eccessivi, per rinfrescarsi le idee, c’è l’aria fresca di Tarvisio dove l’esercito della Spal si sta preparando per la battaglia.
 

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