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  • Svecchiare, schemi e oriundi:|La lezione per l'Italia

    Svecchiare, schemi e oriundi:|La lezione per l'Italia

    Insegnamenti: L'eredità tecnica e organizzativa lasciata dal Mondiale al nuovo c.t. Prandelli impegnato nel rilancio della squadra azzurra.

    Conclusa l'epopea degli eroi di Berlino, Prandelli sarà costretto a svecchiare, costi quel che costi, preservando dall'epurazione soltanto Buffon, De Rossi, Pirlo e Gilardino. Squadra giovane uguale a squadra motivata, certo, ma gli stimoli, il senso di appartenenza, il furore agonistico di cimentano attraverso i risultati ed è in questa chiave che il lavoro di Prandelli non si annuncia semplice. Di fenomeni giovani non se ne vedono, il momento del nostro calcio è complesso, e neppure i fenomeni di mezza età(calcistica) tipo Cassano, sono dotati di virtù magiche. Per arrivare all'assemblaggio di un'Italia motivata il nuovo ct dovrà dunque puntare ad un rodaggio il più veloce possibile, consentendo cosi a giovani in cui soprattutto crede, di accumulare esperienza.


    Prandelli non deve poi sottovalutare un altro paio di avvertimenti lanciati dal Mondiale. Il primo è quello della certezza degli schemi. Individuato il modulo più congeniale alla sua Italia, il ct dovrà perseguire fino in fondo, senza saltare di palo in frasca come ha fatto il suo predecessore nell'approssimarsi dell'avventura sudafricana. Un mese di calcio in Sudafrica ha infine confermato la forza della multietnicità, del cosidetto calcio fusion. Buon viaggio al nuovo ct.


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