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    Italia: botta e risposta Malagò-Lotito

    Oggi a Nyon, in Svizzera, si riunisce la Commissione Disciplinare, Etica e di Controllo della Uefa. C'è grande attesa in vista della sentenza su Carlo Tavecchio, eletto presidente della Figc esattamente un mese fa, per la frase su razzista sui 'mangia-banane Optì Pobà' pronunciata lo scorso 25 luglio. 

    RISCHIO DIMISSIONI - A livello pratico un'eventuale squalifica o inibizione non avrà ripercussioni in Italia (dove il procuratore federale Stefano Palazzi ha già archiviato l'indagine, "perché non sono emersi fatti di rilievo disciplinare a carico di Tavecchio sia sotto il profilo oggettivo sia sotto il profilo soggettivo") ma solo in Europa, dove tra l'altro Tavecchio si è già dimesso dalla Commissione Dilettanti dell'Uefa, però il danno d'immagine sarebbe enorme e le pressioni difficili da gestire. Anche un solo giorno di squalifica per razzismo costringerebbe Tavecchio alle dimissioni, con conseguente commissariamento della Figc o nuove elezioni. 


    AGNELLI e PLATINI - Ieri a Roma si è tenuto il convegno Uefa 'Respect Diversity' contro tutte le discriminazioni. Presenti il presidente della Juventus, Andrea Agnelli ("Il calcio è perfetto per battere il razzismo, altri club seguano il nostro esempio e impariamo dalla Germania") e il direttore generale della Roma, Mauro Baldissoni che ha dichiarato: "Commentate voi l'assenza di Tavecchio...". Il presidente della Uefa, Michel Platini ha aggiunto: "Colui che è appena stato eletto presidente della Federcalcio ha espresso frasi che hanno provocato stupore e riprovazione. Su quelle frasi la Uefa ha deciso di aprire un'inchiesta, deciderà in merito e non tocca a me pronunciarmi su questo tema".

    RIFORME AL VIA - In ogni caso Tavecchio non mollerà, anche se è evidente che si trova sotto tiro. Almeno non prima di aver tentato di praticare la strada delle riforme, l'unica carta per rimettere a posto la sua immagine e far cessare l'assedio, ma non sarà facile. Il nodo è la riforma dello Statuto per spazzare via il diritto di veto che, di fatto, impedisce qualsiasi svolta radicale. Solo che la riforma dello Statuto può essere a sua volta bloccata dal veto incrociato. Domani primo test al Consiglio Federale, nel corso del quale Michele Uva sarà nominato direttore generale della Figc al posto di Antonello Valentini. Gabriele Gravina dovrebbe essere promosso dall'Under 21 a manager per il Club Italia. Intanto sul medio-lungo periodo si lavora per la riforma dei campionati con la Serie A a 18 squadre, 20 in B e 40 in Lega Pro.  

    MALAGO' BACCHETTA LOTITO - Intanto il presidente del Coni, Giovanni Malagò dice la sua sull'onnipresenza di Claudio Lotito in Nazionale: "Ci sono dei momenti in cui la natura della persona deve mettere da parte quelle che sono le legittime possibilità, che nessuno mette in dubbio e Lotito lo sa perfettamente. Semplicemente ci sono cose non scritte, secondo me è importante che vengano prese in considerazione. La Nazionale meglio di così non poteva iniziare. Ho parlato con il presidente Tavecchio dopo la partita in Norvegia e oggi parlerò con Conte per fargli i complimenti. Il ct ha portato un ventata d'entusiasmo che serviva, con una bella immagine e mettendo in campo un bel gioco, ma io non avevo dubbi a riguardo. L'Europeo Under 21 ci interessa in maniera particolare in chiave Olimpiade, facciamo un gran tifo perché a Londra non eravamo presenti e per noi è molto importante". 

    LOTITO RISPONDE - Il presidente della Lazio, Claudio Lotito ha replicato con una nota ufficiale: "Gli attacchi ricevuti in questi giorni hanno raggiunto una sistematicità che travalica la fattispecie dell'evento, lasciandomi supporre che dietro alla campagna mediatica montata intorno alla mia presenza al fianco della Nazionale, presenza che peraltro ci tengo a ribadire, oltre ad essere prevista dal regolamento, non ha mai assunto un carattere invasivo o inopportuno, come già testimoniato più volte da diversi e autorevoli addetti ai lavori, vi sia un chiaro e gattopardesco tentativo di lasciar tutto cosi com'è. Ma le dietrologie non ci scalfiranno. La testa è tutta protesa al rinnovamento del sistema calcio in Italia, attuando quanto prima quelle riforme e quei cambiamenti che ormai sono diventati urgenti e improcrastinabili. E' proprio per questo che già domani alla riunione del consiglio federale verranno presentate in tal senso una prima serie di proposte". 

     


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