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  • Torino, Filadelfia:| L'importanza della Fondazione

    Torino, Filadelfia:| L'importanza della Fondazione

    • A.S.

    Meno male che esiste, la Fondazione Filadelfia. Faticosamente costituitasi due anni fa: a marzo scatta il momento del compleanno, ma di festeggiare non è che ci sia poi così tanta voglia. Perché in 24 mesi di lavoro intenso i passi mossi in direzione ricostruzione sono davvero pochi. E soprattutto vanno al rallentatore, inevitabile quando di mezzo ci sono scelte politiche e procedure istituzionali da rispettare. Il punto semmai è un altro: sul Filadelfia di tempo se ne è perso a profusione in passato, dal luglio del 1997 in avanti, tra promesse non mantenute, chiacchiere inutili e assordanti silenzi. Normale che il tappo della pazienza di chi ci tiene al Filadelfia - dunque i tifosi granata - sia saltato da tempo e che le vicende più recenti abbiano ulteriormente sconcertato chi aspetta da una vita di assistere a una vera svolta verso la rinascita.

    La costituzione della Fondazione, passaggio nodale per la ricostruzione del Filadelfia, aveva aperto uno squarcio di luce in 15 anni di buio e dolore. Le buone intenzioni di chi l'ha costituita non sono mai state in discussione: anche perché a vigilare ci sono, anche lì, i tifosi. Pure senza bisogno di sintetizzare, dato che i passi avanti sono stati appunto ridotti, da quando c'è la Fondazione in concreto si sono poste le basi di un progetto ben definito, ma che non è ancora definitivo, aspettando il bando. E si sono posti i termini economici dentro i quali rientrare, però in sostanza non ci sono i soldi. Almeno non sul conto corrente della Fondazione.

    Il Comune di Torino è in attesa di progetto definitivo e piano finanziario, come se la vicenda Filadelfia (serve ricordare che l'area è proprietà del Municipio?) fosse nata all'improvviso qualche giorno fa, dal nulla. Intanto le lancette passano e la discarica a cielo aperto resta, lì dove si è costruita parte di storia del calcio e d'Italia. Certamente se il Torino, inteso come società, avesse battuto i pugni la situazione adesso sarebbe diversa. Ma siccome la musica pare aver cambiato ritmo, è auspicabile che la Fondazione trovi il via libera per accelerare. Possibilmente dal 4 marzo, quando è fissato il prossimo CdA.

    (Tuttosport - Edizione Locale)

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