Il Toro prende forma. Il colpo Cerci, quindi Farnerud dopo Padelli, e i riscatti di Glik e Darmian: da qui ripartono i granata, con una formazione ancora tutta da definire, ma che inizia ad avere una sua fisionomia. In difesa partirà D'Ambrosio, ma solo quando verrà trovato un suo sostituto, così come la partenza di Ogbonna è vincolata all'arrivo di un altro centrale (Bovo?). L'unico vuoto da colmare resta a sinistra, dove è previsto il rinnovo di Masiello ed occorrerà un altro innesto. Resta sempre da trovare un portiere da affiancare a Padelli e Coppola (se rinnoverà), con Gillet vicino alla squalifica.

A metà campo si parte invece da Farnerud e probabilmente tornerà Brighi: per Gazzi si attendono le sentenze dello scandalo scommesse e per Basha la situazione è stata risolta alle buste in favore del Toro. Il resto (Vives, Suciu ecc.) è tutto da valutare, così come sugli esterni (ammesso che siano previsti nel modulo 2013-14): Stevanovic è stato riscattato ma verrà ceduto, Verdi è ancora al 50% granata ma andrà via in prestito, mentre su Cerci ieri è arrivata la notizia più bella per Ventura e i tifosi del Toro, con il completo riscatto del giocatore.

Infine l'attacco: Barreto è l’uomo su cui punta Ventura, ma l'attaccante è deferito e rischia una squalifica sempre per la questione barese del calcioscommesse. Ecco allora che c'è Meggiorini, mentre Jonathas non verrà confermato e Diop partirà verso la serie B. Restano dunque da mettere a segno ancora tanti colpi per rendere competitivo questo Toro, ma almeno una prima base - soprattutto in difesa - è stata assestata. Il ds Petrachi ha dimostrato di avere carta bianca da parte del presidente Cairo, che entra a piedi uniti solo nelle trattative più calde e importanti: e anche questo, se vogliamo, è sintomo di una fiducia che il dirigente pugliese si è saputo guadagnare nel tempo.