Svanito dal campo e sempre più intristito nel Toro. Da affare granata, Alan Stevanovic si è rapidamente trasformato in "affaire" per la stessa società che cinque mesi fa l'aveva preso in comproprietà con l'Inter per riparare la vicenda Benedetti. Peccato che il 18enne difensore sia passato dalla Primavera alla corte di Benitez fino al Mondiale per club, mentre il talento serbo è ormai diventato un mistero e finora ha disputato 218' insufficienti in appena sei partite di serie B.

Ormai Lerda lo considera l'ultima scelta per la trequarti offensiva: non è un caso che Stevanovic dopo l'ultima apparizione da titolare, Toro-Vicenza dello scorso 13 ottobre, abbia poi collezionato in campionato solo due panchine (giocando una mezz'ora scarsa contro il Modena) e numerose bocciature. Il ds Petrachi, che puntava su di lui cercando già nello scorso gennaio, adesso sembra quasi essersi arreso all'evidenza dei fatti. "Ha avuto delle difficoltà ad ambientarsi - ammette - e finora il suo talento non si è mostrato. Se lui ci ascolta, però, può invertire la rotta e dare una mano alla squadra".