Toromania: scoppia il caso Zaza
Quello che l’allenatore granata ha dato alla squadra e all’ambiente a Genova è un segnale forte: nel corso dei novanta minuti ha dimostrato che tutti sono utili e nessuno è indispensabile. Ha preferito giocare una partita delicata (in cui il Torino non aveva altro risultato che la vittoria per tornare a respirare) senza nemmeno una vera prima punta di ruolo, ha scelto di mandare in campo chi come Simone Edera è di fatto fuori dal progetto tecnico ma che, durante la settimana, lavora ugualmente duro. E Zaza è rimasto sempre inchiodato alla sua poltroncina in panchina, non alzandosi mai neanche per il riscaldamento.
Ora sono due le strade che il Mazzarri e il Torino in generale possono percorrere: recuperare il rapporto con Simone Zaza o cederlo già a gennaio, senza aspettare la fine della stagione. La seconda soluzione prevede anche l’arrivo di un sostituto all’altezza, che a metà campionato è però più difficile da trovare. Ma non sarà semplice nemmeno optare per la prima via ora che il caso Zaza è scoppiato.