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  • Toromania: scoppia il caso Zaza

    Toromania: scoppia il caso Zaza

    • Andrea Piva
    Il Torino vince ma perde Simone Zaza: la trasferta in casa del Genoa della squadra granata la si può riassumere così. Oltre al risultato, ciò per cui verrà ricordata la trasferta al Ferraris è l’inaspettata esclusione del numero 11, in panchina per tutti i novanta minuti nonostante l’indisponibilità di Andrea Belotti (costretto alla tribuna da un problema all’anca). “Gioca chi si allena meglio, non ci sono più gerarchie” ha spiegato a fine partita Walter Mazzarri, punzecchiando ancora il suo attaccante.

    Quello che l’allenatore granata ha dato alla squadra e all’ambiente a Genova è un segnale forte: nel corso dei novanta minuti ha dimostrato che tutti sono utili e nessuno è indispensabile. Ha preferito giocare una partita delicata (in cui il Torino non aveva altro risultato che la vittoria per tornare a respirare) senza nemmeno una vera prima punta di ruolo, ha scelto di mandare in campo chi come Simone Edera è di fatto fuori dal progetto tecnico ma che, durante la settimana, lavora ugualmente duro. E Zaza è rimasto sempre inchiodato alla sua poltroncina in panchina, non alzandosi mai neanche per il riscaldamento. 

    Ora sono due le strade che il Mazzarri e il Torino in generale possono percorrere: recuperare il rapporto con Simone Zaza o cederlo già a gennaio, senza aspettare la fine della stagione. La seconda soluzione prevede anche l’arrivo di un sostituto all’altezza, che a metà campionato è però più difficile da trovare. Ma non sarà semplice nemmeno optare per la prima via ora che il caso Zaza è scoppiato. 

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