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  • Toromania: Tomà, l'ultimo Invincibile. Ora il Grande Torino è di nuovo riunito

    Toromania: Tomà, l'ultimo Invincibile. Ora il Grande Torino è di nuovo riunito

    • Andrea Piva

    Se dopo la morte c'è davvero qualcosa, allora Sauro Tomà avrà certamente trovato un paio di scarpette da calcio, del calzoncini e una maglia granata, ma soprattutto avrà rivisto vecchi amici che non vedeva da quasi settanta anni: Valentino, Virgilio, Aldo, Valerio, Ezio, Guglielmo e tutti gli altri. Ragazzi che lui può chiamare con il loro nome senza provare quel senso di imbarazzo e vergogna che invece prova chi li ha solo visti giocare, chi ne ha letto o ne ha solo sentito parlare. Il Grande Torino è ora al completo e se nell'aldilà si gioca qualche partita di calcio, ora anche Maroso potrà ogni tanto rifiatare e lasciare il posto a chi, tante volte, lo ha sostituito più che degnamente.

    Sauro Tomà era quasi una figura mitologica nell'immaginario dei tifosi granata, la prova che quella squadra leggendaria, che negli anni '40 era ammirata in tutto il mondo, non era solo la protagonista di una favola. Tomà era il Grande Torino in carne e ossa, quello che si poteva vedere e ascoltare, la parte di quella squadra che il destino aveva deciso di risparmiare, di non far salire su quell'aereo per Lisbona, alla trasferta in Portogallo, infatti, non aveva potuto partecipare a causa di un infortunio al menisco, un problema fisico che gli ha salvò vita. Nel 2011 se n'era andato l'unico altro superstite degli Invincibili, il secondo portiere Renato Gandolfi: ora il Grande Torino in questo mondo non c'è più, vive nei ricordi, nei pochi filmati a disposizione, nei cimeli, nei cuori di chi tifa Toro, di chi ogni anno si ritrova il 4 maggio a onorare la memoria di quegli uomini morti troppo presto.

    Il Grande Torino ci piace ora immaginarlo di nuovo riunito in uno spogliatoio a preparare qualche altra partita, pronto a sfidare le altre leggende granata: una formazione con Libonatti, Baloncieri e Rossetti in attacco, Meroni a inventare e Ferrini a correre per quattro e recuperare palloni. Vincere per Mazzola, Tomà e compagni non sarà semplice, perché ad allenare questa squadra ora è arrivato un nuovo tecnico, un tipo tosto con i baffi: Emiliano Mondonico.

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