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  • Tramontana: 'Panchina, morale e testa, ecco i problemi dell'Inter. E Inzaghi deve fare di più'

    Tramontana: 'Panchina, morale e testa, ecco i problemi dell'Inter. E Inzaghi deve fare di più'

    • Filippo Tramontana
      Filippo Tramontana
    Così non va! Sei punti nelle ultime sei partite sono un bottino troppo povero per una squadra che vuole continuare ad inseguire il sogno scudetto. L’involuzione dei nerazzurri dopo il primo gol di Giroud nel derby è stata talmente rapida ed evidente che la preoccupazione non può ora non albergare nelle menti dei tifosi interisti. L’Inter che giocava bene, gestiva i tempi del match e vinceva le partite è solo un lontano ricordo anche se in realtà sono passati solo un paio di mesi. 

    Il primo campanello d’allarme lo aveva suonato il Venezia a San Siro con il gol di Dzeko a farlo tacere proprio sulla sirena. Ma quella che sembrava solo una partita storta e comunque alla fine vinta è stata l’inizio di una involuzione tattica e di spirito che ha di fatto relegato la squadra al ruolo di inseguitrice delle altre. 
    Tanti passi indietro in così poco tempo non si possono spiegare solo con la stanchezza fisica, qualcosa si è incrinato nella testa dei giocatori e nel morale della squadra. 

    Le gambe non girano come dovrebbero e soprattutto la rabbia agonistica e la lucidità nelle giocate si sono completamente perse lasciando spazio al caos in alcuni momenti della partita. Se mi chiedete una spiegazione sinceramente non la so dare. All’inizio credevo potesse essere stanchezza fisica e mentale dopo i tanti impegni ravvicinati ma ora mi sembra più una scusa per gli scarsi risultati che una vera e propria giustificazione. 

    L’Inter vista contro Sassuolo, Genoa e Torino è mancata di quello spirito necessario per riuscire  a trionfare e ambire alla vittoria finale .La sola assenza di un fondamentale Brozovic non può essere l’unico motivo di prestazioni così al di sotto della media.  Inzaghi sembra spaesato, non riesce più a trovare le soluzioni per venirne finalmente a capo.  Anche i singoli sono irriconoscibili e non risolvono le partite con le loro giocate. I gol sbagliati sotto porta ormai non si contano più. A Torino Dzeko si è “mangiato” l’impossibile e ai suoi errori si sono aggiunti quelli clamorosi di Dimarco e Vecino (perché schierarlo regista rimarrà sempre un mistero). 

    Ormai non è più un momento di difficoltà e di appannamento, ma è una seria involuzione che sta rischiando di compromettere un campionato che sembrava poter essere vinto senza troppa fatica. Ma la domanda ormai è chiara: qual è la vera Inter? Quella di fine 2021 o quella che vediamo adesso? Forse la verità sta nel mezzo, riusciva tutto prima non riesce nulla in questo momento. Quello che è certo è che se i campioni d’Italia in carica vorranno ancora far parte delle squadre che lottano per il titolo dovranno ricominciare da subito a vincere altrimenti non si potrà fare altro che abdicare. Lo sostenevo già a inizio stagione; l’Inter ha titolari di assoluto livello ma cambi (soprattutto a metà campo) assolutamente non all’altezza. Inzaghi non ha un giocatore in grado di spaccare le partite e se l'intera squadra non gira  non c’è nessuno che, da solo, possa togliere le castagne dal fuoco. E' vero che siamo ancora in lotta scudetto perché le squadre in vetta sono tutte vicine,  ma forse la prospettiva andrebbe cambiata e non si dovrebbe ragionare sui punti in classifica ma sulle prestazioni in campo. L’Inter vista a Torino può vincere 5-6 partite di fila? Per me no. Si deve svoltare da subito, contro la Fiorentina servirà un’altra Inter. Vediamo se Inzaghi in pochi giorni riuscirà a ritrovarla e a risollevarla dalla palta in cui è rimasta impantanata.

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