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  • Trump ai limiti della psicocopatia: sia cancellato dalla Storia americana per riaccendere il faro della democrazia

    Trump ai limiti della psicocopatia: sia cancellato dalla Storia americana per riaccendere il faro della democrazia

    • Marco Bernardini
      Marco Bernardini
    Ieri notte l’Europa, quando oltre Oceano era pomeriggio, è rimasta al buio. Negli Stati Uniti si era spento il grande faro che indicava la presenza della più grande e autentica democrazia al mondo. Non un black out provocato da un incidente tecnico, ma un attentato vero e proprio alle istituzioni che lasciava sgomenti. Mai nel corso di 240 anni era accaduto che Il Campidoglio di Washington, simbolo massimo della libertà, venisse violentato e si trasformasse nel teatro di una insurrezione degna dei peggiori paesi sudamericani. Anche a questo è stato costretto ad assistere il mondo già curvo e piegato dalla pandemia.

    Quando, quattro anni fa, Donald Trump venne eletto presidente della nazione più grande e potente del mondo, fummo tra coloro i quali non esitarono ad esternare perplessità e preoccupazioni. Le sorti degli Stati Uniti erano state affidate nelle mani di un personaggio tanto potente sotto il profilo finanziario e mediatico quanto fragile e instabile dal punto di vista intellettivo al limite della psicocopatia. La gestione del suo mandato ha messo in mostra tutte le sue inadeguatezze contrappuntate fa colpi di scena a tratti insopportabili: dal muro con il Messico ai balletti con il nordcoreano Kim, ai micidiali scivoloni nell’affrontare il Covid-19. Tutto ciò con a corollario l’arroganza e la strafottenza tipica di un dittatorucolo da paese delle banane.

    Ieri l’acuto finale con l’invito, poi ammorbidito quando ormai era tardi, ai suoi elettori esaltati quanto lui di “fare giustizia” impedendo l’elezione ufficiale a presidente dell’“usurpatore” Joe Biden e della sua vice Kamala Harris. Per la serie muoia Sansone con tutti i Filistei, migliaia di assatanati trumpiani hanno dato l’assalto a Capitol Hill sulla falsariga di ciò che, nel 1993, accadde a Mosca con il bombardamento sulla Duma e la restaurazione del sistema da parte del nuovo zar Putin, ancora oggi al comando. Il bilancio di quattro morti e 13 feriti offre l’esatta fotografia di quel che era il disegno ma anche di quel che poteva accadere e che per fortuna non è successo.

    Gli Stati Unti non sono la Russia e neppure il Venezuela. L’estremo tentativo di Trump per impedire la realizzazione di ciò che il popolo americano ha stabilito debba essere il suo nuovo corso democratico è pari all’urlo estremo dell’animale ferito a morte il quale rifiuta di scomparire da questo mondo. Ed è esattamente ciò che dovrà accadere a Donald Trump e a tutti color che hanno sposato la sua fede qualunquista e populista. Essere cancellato, il più in fretta possibile dalla Storia americana, i cui ultimi quattro anni sono stati i peggiori. Così il faro della democrazia tornerà a illuminare il mondo.

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