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  • Udinese, Marino furibondo: 'Un martirio, siamo stati costretti a radunarci come al bar. La Lega Calcio...'

    Udinese, Marino furibondo: 'Un martirio, siamo stati costretti a radunarci come al bar. La Lega Calcio...'

    Pierpaolo Marino, dirigente dell'Udinese, parla a Sky Sport dopo la sconfitta con l'Atalanta: "Questa partita non ha senso, come si fa a commentarla? Questa partita è un martirio, cos'hanno da commentare? Siamo stati costretti a radunarci stamani come un torneo da bar. Alcuni non si allenavano da settimane, in panchina avevamo tanti Primavera anche loro fermi da tanto. Perché questo accanimento per farci giocare? Questo è incomprensibile. Si dice che si vuole salvare lo spettacolo, ma che spettacolo c'è stato oggi? L'Udinese prima di questa partita aveva vinto 4-0 a Cagliari e questa non era la stessa squadra. Abbiamo giocato con giocatori che sarebbero dovuti stare in quarantena e vedremo le conseguenze ora. La peculiarità del disastro che hanno fatto con l'Udinese è sotto gli occhi di tutti. Oggi che si è voluto fare? Avete visto una partita in cui c'era l'Udinese? No, è stata una partita di martiri. Il nostro allenatore è stato bravo a non schierare i Primavera".

    Marino, furibondo, prosegue: "Con chi ce l'ho? La Lega ci ha detto che i nostri giocatori in quarantena dovevano giocare, perché probabilmente in caso contrario non avremo raggiunto il numero dei giocatori. Poi c'è stato detto che Pereyra, giocatore che si è operato poco fa, era arruolabile. Avremmo dovuto farlo giocare con la spalla operata? Chi ha deciso di giocare? Non frequento la Lega da tanti anni, so che una cosa del genere non mi è mai capitata". 

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