Udinesemania: da Scuffet a Strama, il sogno continua
Dopo quest'annata di gioie altalenanti e poco sportive, la famiglia Pozzo sta costruendo qualcosa di nuovo, ma non si parla solo di mercato, una nuova visione della gestione manageriale delle società calcistiche che supera anche la visione Inglese. Dallo stadio nuovo, all'hospitality, i servizi accessori, i grandi eventi e ospiti i giorni delle partite, la miglior gestione mediatica, stanno spostando lentamente il baricentro delle ambizioni di questa società. L'idea è quella di riuscire a vincere qualcosa, ma anche di aumentare il bacino di tifosi. Guardando al breve termine, in questa sessione di mercato l'Udinese non ha in testa grosse manovre, due però sono i movimenti che sembrano nell'aria e probabilmente verranno portati a termine: Brkic è ancora in rosa perché non gli si è trovato un posto quest'estate, Cagliari e Fiorentina hanno bussato timidamente. Poi c'è Kelava che rientrato bruscamente dal prestito a Carpi, dovrà essere piazzato da qualche parte o nuovamente tesserato con i friulani.
Il grande tormentone invernale però è un altro: Muriel vai o resti? Lo scambio con la Sampdoria Muriel-Berghessio pareva una bufala, ma le parole rilasciate da Luis in Colombia, danno più credibilità all'affare, che però deve andare a termine entro breve, difficile che l'Udinese lasci andare le cose per le lunghe. Uno che sembrava destinato a partire era Alexander Gejio, ma le ultime prestazioni, lo danno fermo al suo posto almeno fino a fine stagione. Mentre se ci fosse da intervenire sul mercato in entrata, oltre alla punta al posto di Muriel, sarebbe da pensare a un laterale sinistro, che possa all'occorrenza ricoprire anche la fascia destra; troppe volte infatti gli infortuni occorsi a Widmer e Gabriel Silva hanno messo in crisi la squadra.