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  • Udinesemania - Samardzic e Brenner sono il futuro. Prima però c'è il Lecce

    Udinesemania - Samardzic e Brenner sono il futuro. Prima però c'è il Lecce

    Udinese che proverà contro il Lecce a dare continuità alla bella vittoria interna contro la Cremonese. Non una trasferta facile per i bianconeri, che dovranno fare a meno anche di Success. Il nigeriano, che con i grigiorossi aveva trovato il primo gol stagionale, ha riportato una lesione muscolare al retto femorale della coscia destra. 

    Ci sarà Beto, voglioso di ritrovare il gol, dal primo minuto con Pereyra. Se alla quantità e alla concretezza di questo due offensivo si aggiunge la qualità di interpreti come Samardzic, ecco che il gioco può risultare più semplice. Il serbo-tedesco è un autentico gioiellino e sulle sue qualità non c'è più alcun dubbio. Nonostante la giovane età ora è pronto per diventare una delle colonne portanti su cui costruire il futuro.

    Parlando proprio di futuro. La base c'è, Sottil lo sa. Questo gruppo, che nel corso della stagione ha avuto forse troppe pause per poter ambire ad un piazzamento europeo (sempre in attesa di capire che ne sarà della Juventus e di vivere un finale che può ancora regalare parecchie sorprese), il prossimo anno può provare ad alzare l'asticella e avvicinarsi ancor di più alle squadre di vertice. 

    L'intenzione sembra essere quella, come testimonia un mercato che è già più che iniziato. Con un investimento di un certo peso (si parla infatti di una cifra vicina ai 10 milioni di euro), l'Udinese si è assicurata le prestazioni dell'attaccante brasiliano Brenner. Classe 2000, l'attuale giocatore del Cincinnati, dove rimarrà fino a giugno, è un attaccante molto tecnico, rapido e bravo nell'uno contro uno. Un giocatore giovane, di grande talento, che per la prima volta si cimenterà in un campionato di livello dopo aver ben impressionato sia in Brasile che negli Stati Uniti. 

    Per ora testa al campo, alla trasferta in Salento che va presa con le pinze. Alla squadra di Baroni servono assolutamente punti salvezza. Guai a sottovalutarla. Lo dicono i numeri, quest'anno i bianconeri hanno faticato più con le piccole che con le grandi. Su le orecchie. 
     

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