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  • Un campione del badminton rivela a CM: 'Mi ispiro a Kakà'

    Un campione del badminton rivela a CM: 'Mi ispiro a Kakà'

    • Valerio Nasetti

    Giovanni Greco, numero uno del badminton nostrano, è uno dei protagonisti degli 'Italian International' in programma in questi giorni ad Ostia. Palermitano, classe '90, campione nazionale in carica (cinque titoli italiani conquistati dal 2007 al 2013) da quattro anni vive a Milano e studia management economico. Non un sacrificio enorme per lui cambiare città se si considera che Giovanni è un grande tifoso del Milan e quando può va a San Siro a sostenere i propri idoli. Sugli spalti, in curva, come un tifoso 'normale'. AI microfoni di Calciomercato.com ci parla della sua passione per il Milan e della sua professione, il badminton. Il suo obiettivo è partecipare alle Olimpiadi di Rio nel 2016.

    Giovanni, quant'è distante Ostia da Rio?

    'Le Olimpiadi sono un obiettivo, ma io preferisco concentrarmi su ogni singolo torneo. Qui ad Ostia il livello è molto alto. Ci sono 294 atleti di 37 nazioni. Voglio pensare partita dopo partita, dimostrare quello che valgo e il risultato verrà dopo. Cerco di fare sempre più punti per poter migliorare la mia classifica. L'anno prossimo ad agosto ci sono anche i mondiali e voglio arrivarci al massimo della forma. Da quattro anni vivo a Milano, dove c'è il centro federale più importante in Italia. La federazione ci è sempre vicino, ci consente di vivere da atleti e di girare il mondo seguendo il circuito internazionale. Noi siamo professionisti, ci alleniamo mattina e pomeriggio'.

    A proposito di Milano. Sappiamo che tu sei un grandissimo tifoso del Milan. Stasera che sensazioni hai per la partita contro l'Ajax?

    'In Champions i rossoneri stanno riscattando i risultati mancanti in campionato. Secondo me la partita di questa sera è un crocevia importante della stagione. Se passa il turno, sarà la svolta e la stagione potrà diventare migliore. Quindi sono ottimista. Non potrò essere stasera a San Siro, ma sicuramente troverò modo di vedere la partita anche qui'.

    Ti capita spesso di andare allo stadio?
    'Si, quando capita ci vado molto volentieri. Purtroppo non sono riuscito a conoscere i miei idoli da vicino, seguo la partita tra i tifosi in curva'.

    Accomunare il calcio al badminton è un esercizio pretestuoso ma ci proviamo. Le due stelle del Milan sono Kakà, giocatore dalla grande classe, e Balotelli, centravanti cinico e possente. Il tuo modo di giocare chi ricorda tra i due?

    'DIciamo sono più elegante. Il mio idolo è Kakà, quindi mi ispiro a lui. Sono contentissimo del suo ritorno e nonostante riconosca che non sia ai livelli di qualche anno fa per me rimane un grande campione in grado di far giocate imprevedibili in qualsiasi momento, come modestamente provo a fare io con il mio sport'.

    Un confronto tra badminton e calcio.
    'Posso dire che il badminton è uno sport completo, che coniuga molte caratteristiche: la tecnica è indispensabile, come la tattica e la preparazione atletica: senza non si ottengono risultati. A differenza del calcio nel badminton sei solo, puoi contare soltanto sulle tue forze. E poi non c'è la moviola. Se l'arbitro sbaglia, la contestazione può durare lo spazio di un attimo. Finisce tutto lì'.

     


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