Un cappuccino con Sconcerti: debiti e aumento di capitale, è inevitabile che si torni al dominio della Juve

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A me sembra inevitabile che si torni a un completo dominio della Juventus. Le situazioni sono troppo diverse. L’Inter sta vendendo e sta cercando di ristrutturare i propri debiti col risparmio, oltre novecento milioni da restituire in due anni, una situazione non riparabile con le sole forse della società. La Juventus sta affrontando un nuovo aumento di capitale di 400 milioni dopo i 300 già fatti alla fine del 2019, cioè prima che scoppiasse il covid. Fanno 700 milioni in due anni. Un aumento di capitale si fa per due motivi: o per fare investimenti, o per ripianare perdite. Qualunque sia il problema, l’importante è poterselo permettere. Siamo quindi davanti a problemi profondi per entrambi le società, ma l’Inter non mette soldi, ridimensiona il progetto tecnico. La Juve ripiana con i soldi della proprietà. E’ una dimostrazione di forza che forse poco ha da dividere con la società che quei debiti ha fatto, ma che segna una differenza decisiva con le altre concorrenti. Questo aumento di capitale davvero formidabile è un valore pesantissimo non colmabile in nessun modo nella corsa al campionato. E’ come se la Juve fosse l’unica ad aver trovato il vaccino.
Ascolta "Debiti e aumento di capitale, è inevitabile che si torni al dominio della Juve" su Spreaker.
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Ancora ossessi, analfabeti funzionali che affermano falsità. Il prestito non è dato alla Exor, ma ad FCA che con l'indotto, impiega più di 250.000 addetti in Italia. Il prestito è previsto dal Decreto crescita. La garanzia viene fornita da parte di Sace e copre l'80 per cento dell'importo di 6,3 miliardi richiesto da Fca a Intesa Sanpaolo. FCA dovrà rientrare del prestito in 3 anni pagando gli interessi a Intesa Sanpaolo.
"E' un'operazione di sistema con la quale si punta a preservare e rafforzare la filiera automotive italiana e a rilanciare gli investimenti, l'innovazione e l'occupazione in un settore strategico per il futuro economico e industriale del Paese", ha detto il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, confermando che "il governo verificherà l'attuazione degli impegni assunti da Fca Italy in questa direzione". Inoltre FCA aggiungerà 5 miliardi di euro di propri fondi per la realizzazione del piano che prevede la produzione della Renegade elettrica.
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