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  • Un cappuccino con Sconcerti: perché il Milan è più forte di un anno fa

    Un cappuccino con Sconcerti: perché il Milan è più forte di un anno fa

    • Mario Sconcerti
      Mario Sconcerti
    Non è corretto dire che il Milan non si è rafforzato sotto tutti i punti di vista. Primo perché nessuno lo ha fatto davvero. Quella che sta comprando di più, l’Inter, è quella che ha venduto di più. Secondo perché acquistare buoni giocatori avuti un anno in prestito, significa spendere sul sicuro. Terzo, perché possederli significa rendere molto più forte la società. Un prestito non è un patrimonio, un acquisto sì. Quarto perché oggi il Milan fra Tomori, Ballo Tourè, Maignan, Tonali più i prestiti lunghi di Diaz e Florenzi ha speso 67 milioni, forse più di tutti in Italia. 

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    Ma soprattutto è sbagliato perché il Milan è una squadra di giovani, un anno in più equivale a sei-sette in una normale storia professionale. Se il Milan era una buona squadra un anno fa, oggi è certamente più forte. Il talento non è un nome: cambia, si allarga, si evolve. Questo significa crescere. E si deve rivalutare anche la serietà con cui sono stati trattati i casi Donnarumma e Calhanoglu. Il Milan è stata la prima società a prendere sul serio il proprio futuro e non quello di giocatori che avevano già chiuso la porta
     

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