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  • Il terzo posto: chance o iattura?

    Il terzo posto: chance o iattura?

    Il sampdoriano Palombo disperato dopo l'eliminazione dei blucerchiati dal preliminare di Champions 2010/2011 a opera del Werder Brema. La stagione si concluderà con la retrocessione della squadra genovese in serie B (Ansa)

    Ci siamo divertiti con la lotta scudetto, e domani la Juve festeggerà con la sua gente.. Il Milan, attutita la delusione, pianifica futuro e rilancio. Ma l'ultima giornata ci regala ancora motivi per restare incollati alla tv fino al fischio finale dell'ultimo atto. Genoa e Lecce che si giocano la salvezza ma soprattutto questo benedetto terzo posto che è diventato un tormentone e allo stesso tempo un miraggio che apparentemente può salvare una stagione. Ma solo apparentemente.

    Una poltrona per quattro: Inter, Udinese, Napoli e Lazio. Le porte dei preliminari di Champions League si spalancheranno per una sola delle quattro, mentre le altre tre dovranno accontentarsi dell'Europa League con differenti modalità di accesso a seconda della classifica che si definirà con i risultati dell'ultimo turno. Senza addentrarci nel ginepraio delle possibili combinazioni , ricordiamo che il sesto posto, ultimo piazzamento europeo disponibile, significa farsi trovare pronti e scattanti come grilli al 2 di agosto per partecipare agli spareggi e poter accedere ai play off che, se superati, consentiranno di approdare finalmente alla fase a gironi che prenderà il via a settembre.

     

    Fatta questa lunga e doverosa premessa, veniamo alle considerazioni sulla base delle precedenti esperienze italiane. Centrare l'obiettivo della partecipazione alle Coppe Europee è una manna per il tifoso, ovviamente. E' prestigioso, altrettanto ovviamente. E' vantaggioso per le casse della società, molto in caso di Champions ma decisamente meno in caso di Europa League: lo scorso anno le formazioni che hanno disputato gli spareggi di qualificazione Champions hanno ricevuto un premio di poco più di 2 milioni di euro ciascuna, cifra che poi lievita esponenzialmente se si accede alla fase a gironi e via via con il prosieguo del cammino. Per la sorellina povera invece (Europa League) il premio di partecipazione ammonta a poco più di un quarto.

    E veniamo alle dolenti note. Siamo davvero convinti che ne valga la pena? Sicuramente sì per le squadre di prima fascia, le più attrezzate, ma molto meno per chi, con una rosa contenuta, fatica già a mantenere uno standard elevato in campionato e figuriamoci su due fronti. Certo, il Milan ha vinto le due ultime Champions League proprio partendo dai supplementari. A lui hanno portato fortuna sia quando li superò nell'agosto del 2002 eliminando lo Slovan Liberec (finendo con l'alzare al cielo la Coppa a Manchester dopo la finale con la Juve) sia nel 2007 quando le penalizzazioni di Calciopoli lo costrinsero a ripartire dalla Stella Rossa Belgrado per arrivare fino alla finale di Atene per il trionfo con il Liverpool. Ma le altre squadre italiane partecipanti che fine hanno fatto?

    1997-'98: Parma qualificato ed eliminato ai gironi

    1998-'99: Inter qualificata ed eliminata ai quarti
    1999- 2000 : Fiorentina qualificata ed eliminata ai gironi e Parma eliminato
    2000-'01: Inter eliminata e Milan qualificato e poi eliminato nella fase a gironi
    2001-'02: Parma eliminato e Lazio qualificata e poi eliminata nella fase a gironi
    2002-'03: Inter qualificata ed eliminata in semifinale dal Milan che si aggiudica il trofeo
    2003-'04: Lazio qualificata, poi eliminata nella fase a gironi
    2004-'05: Juventus qualificata, poi eliminata nei quarti di finale come l' Inter eliminata dal Milan
    2005-'06: Inter qualificata, poi eliminata nei quarti di finale e Udinese qualificata e poi eliminata nella fase a gironi
    2006-'07: Chievo eliminato e Milan campione d'Europa
    2007-'08: Lazio qualificata, poi eliminata nella fase a gironi
    2008-'09: Juventus qualificata, poi eliminata agli ottavi di finale e Fiorentina qualificata ed eliminata nella fase a gironi
    2009-'10: Fiorentina qualificata, poi eliminata negli ottavi di finale
    2010-'11: Sampdoria eliminata
    2011-'12: Udinese eliminata

    In sintesi, su 23 preliminari disputati, 17 qualificazioni e 6 eliminazioni per le italiane. Ma attenzione, perché la media cambia e si registrano 2 eliminazioni su 3 dal momento dell'introduzione del nuovo sistema voluto da Platini che prevede dal 2009 la separazione dei tabelloni: in uno si sfidano i campioni dei campionati europei minori e nell'altro (quello che ci interessa direttamente) i piazzati dei campionati più rappresentativi. Dal 2009 quindi le italiane non possono sperare di incontrare squadre cuscinetto ma solo le piazzate del campionato inglese, tedesco, o spagnolo. Samp e Udinese infatti ci hanno lasciato le penne con Werder Brema e Arsenal. Insomma, senza grandi investimenti siamo battuti in partenza.

    Quindi, dire che il terzo posto vale la Champions League è diventata un'affermazione impropria o quanto meno azzardata. Sempre più spesso vale l'Europa League, a meno di un miracolo. Per chiudere il cerchio, voi direte, perché non provarci? Semplice: per ripartire ai primi di agosto con la nuova stagione è necessario, giocoforza, sballare la preparazione a scapito del campionato successivo. A parte Mila, Inter e Juve, le altre squadre hanno sempre peggiorato notevolmente il piazzamento rispetto alla stagione precedente in cui si sono conquistate il diritto a ‘provarci'. In due casi addirittura (Chievo 2006/2007 e Sampdoria 2010/2011) si è passati direttamente dalle stelle alle stalle, assaporando la musichetta delle grandi e chiudendo con un'amara retrocessione.


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