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  • Veleno a Verona. Gibellini; 'Io vittima, Mandorlini il carnefice'
Veleno a Verona. Gibellini; 'Io vittima, Mandorlini il carnefice'

Veleno a Verona. Gibellini; 'Io vittima, Mandorlini il carnefice'

Mauro Gibellini lascia la squadra gialloblù dopo aver sfiorato la promozione in massima serie. L'addio pero' è tutt'altro che sereno e l'obiettivo è il mister dell'Hellas Verona Andrea Mandorlini: "Non è mai esistita una guerra, qui c'è un carnefice ed una vittima, ma per tutto l'anno è passata per una guerra sotterranea. C'è stata la decisione unilaterale di togliermi il saluto, di non parlami più e di non confrontarsi con me su nessuna cosa riguardante l'attivita' societaria. La cosa risale alla preparazione pre-campionato. L'unico suo referente, per sua stessa ammissione, è stato il Presidente, che ha commesso il grave errore di concederglielo, nonostante i miei ripetuti inviti di sederci ad un tavolo per chiarire"



Sul famoso coro intonato dal mister veronese (nel giorno della presentazione) nei confronti dei salernitani: "Ha comportato gravi conseguenze a livello di credibilità della nostra società, della citta di Verona e problemi di sicurezza nelle trasferte al Sud. Per averlo difeso a Sportitalia, nell'unica maniera possibile, talmente indifendibile era, mi sono ritrovato affisso una mia foto, sulla porta d'entrata del ristorante dove la squadra mangiava durante il ritiro, con allegate gravi frasi denigratorie sul mio conto. Il tutto tollerato dal Presidente e aggiungo che la foto è rimasta affissa per tutta la durata del ritiro. Al mio arrivo a tavola si alzò e se ne ando' pubblicamente davanti a tutti. Molte altre volte durante l'anno - continua Gibellini- sono state affisse sulla bacheca dei calciatori frasi denigratorie ed ironiche sul mio conto".

"Il giorno seguente la prima partita di campionato con il Pescara si è messo pubblicamente ad insolentirmi e a sbraitare contro di me senza alcuna motivazione, arrivando alla fine a mettermi le mani addosso alla presenza dei collaboratori, sono rimasto immobile, ho parlato con il tono della voce calmo e ho cercato di fargli capire l'enormità della cosa, offrendogli, per contro, la mia disponibiltà a passarci sopra, a chiarire definitivamente le cose e a collaborare per il bene dell'Hellas, la risposta: <<non posso, perchè a pelle non ci riesco>>


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