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  • Veneziamania: Svoboda e gli approcci all’ingresso in campo ci distruggono

    Veneziamania: Svoboda e gli approcci all’ingresso in campo ci distruggono

    • Alessio D'Aco
    Un calvario iniziato al minuto due. La partita col Milan ci regala un brutto Venezia che si autodistrugge nei primi 3 minuti di ogni inizio tempo. Approcci disastrosi e dove trovarli direbbe la Rowling. Oggi al Penzo però non c’é stato nulla di magico. Il Milan asfalta il Venezia.

    Da un punto di vista tecnico non c’é stata partita ma sicuramente potevamo fare di più. L’approccio della squadra con l’erroraccio di Svoboda che liscia la palla di Theo per Leao e, in aggiunta, la pigrizia di Mazzocchi che si lascia scappare l’esterno francese regala ad Ibra il più facile dei tap-in. Nella ripresa stesso copione. Sempre sulla sinistra con Leao che serve l’indemoniato Hernandez, supera Mazzocchi e regala il 2-0 ai rossoneri. Il Venezia ci prova col gioco ma senza pungere e mettere in difficoltà Maignan che si regala un pomeriggio di relax in terra veneta. L’unico episodio dove si può recriminare é un rigore netto per trattenuta di Florenzi su Henry ma Irrati di Pistoia non vede nulla. Henry poteva lamentarsi e sbracciarsi un pò di più, come il mister in panchina, ma la malizia non é di casa al Penzo. Irrati che invece vede bene la mano di Svoboda che blocca il 3-0 sicuro di Theo. Rigore ed espulsione giusta dopo un orrore dell’austriaco che chiude definitivamente la partita. Game over.

    Resta il rammarico di un match che poteva essere tatticamente letto meglio con magari un 3-5-2 che avrebbe potuto aiutare Mazzocchi sull’out di destra conoscendo anche il punto forte del Milan che é chiaramente l’esterno sinistro con la coppia francese Leao-Hernandez. Svoboda é un problema chiaro e grave. Dopo i regali al Verona buttando via una partita già vinta, oggi ha fatto altri due presenti ad una squadra di testa. Queste cose in Serie A non possono essere permesse e forse il difensore austriaco non é ancora pronto per la massima serie.

    Testa all’Empoli con la squadra di Andreazzoli già virtualmente salva e il Venezia che ha questa volta l’obbligo di tornare a muovere una classifica che con le vittorie del Cagliari e gli ultimi punti guadagnati dal Genoa inizia a farsi sempre più preoccupante. 

     

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