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  • Viareggio Cup: Inter al top, delusioni Milan e Juve; Alibec, il nuovo Mutu

    Viareggio Cup: Inter al top, delusioni Milan e Juve; Alibec, il nuovo Mutu

    • Luca Cellini

    La squadra vincitrice
    Visto quanto accaduto ieri a Livorno il successo dei nerazzurri è pienamente meritato, alla luce del dominio pressoché totale della finale. La squadra di Pea non ha mai giocato il miglior calcio ma, un po' come le big della serie A, si è avvalsa dei solisti migliori: da Dell'Agnello ad Alibec, passando per Bessa a Crisetig. La formazione nerazzurra ha il maggior numero di giovani pronti per la serie A, anche se difficilmente ne vedremo tanti in prima squadra, salvo emergenze come la moria di infortuni in cui si è trovato a lavorare Benitez ad inizio stagione.

    Le stelle del torneo

    A livello di portieri, benissimo Bardi dell'Inter, premiato come miglior estremo difensore del torneo, ma anche Seculin della Fiorentina, con quest'ultimo che ha parato il rigore decisivo nei quarti contro il Parma ed è stato autore di due miracoli contro il Varese in semifinale. Fra i difensori, detto di Piccini, terzino destro classe '92 già finito in prima squadra viola, che ha fallito solo in finale, e sottolineato come Natalino e Camporese siano ormai quasi certezze per Leonardo e Mihajlovic, il centrale Suagher dell'Atalanta, classe '91, si è erto come certezza in tutto il torneo, mentre il duo parmigiano Palumbo-Feltscher è la testimonianza di come la difesa guidata da mister De Patre sia stata il fiore all'occhiello della manifestazione. Per la linea mediana il viola Max Taddei, capitano dell'Under 20, è una certezza per mister Francesco Rocca, mentre il nerazzurro Lorenzo Crisetig, classe '93, è già due anni in anticipo rispetto ai suoi pari età. Sottolineato di come Schenetti e Gialdini del Prato siano le rivelazioni del torneo, non si può dire lo stesso per De Vitis, che fa le fortune nell'Under 19 di mister Zoratto da diverso tempo. Daniel Bessa dell'Inter è il giocatore con i migliori piedi di tutto il Viareggio 2011, ma è giusto menzionare, per talento, quell'Acosty della Fiorentina sempre decisivo, o il nuovo Totò Di Natale del Varese, ovvero Giuseppe De Luca, folletto tutto genio e gol. Federico Carraro agli osservatori del Viareggio è sembrato in maglia viola addirittura più pronto di Ljajic, e con Iemmello - che ha esultato anche in stile Batigol mimando la mitraglia - ha ricordato la coppia fra il campione di Reconquista e Cicco Baiano. Denis Alibec si ispira ad Adrian Mutu, mentre Dell'Agnello ha segnato sempre nei momenti decisivi, trovando le gemme più preziose nella finale.

    La sorpresa

    Si potrebbe fare il nome del Varese guidato da Mangia, che tornava dopo oltre trent'anni a disputare il torneo di Viareggio, ma si farebbe un torto alla leadership dei biancorossi lombardi nel proprio girone. Molto bene il Parma, che continua a dimostrarsi squadra solida soprattutto in difesa, uscendo ai rigori nei quarti contro la Fiorentina. L'autentica sorpresa dunque alla fine risulta essere il Prato guidato di Fiorentino. Un girone di qualificazione quasi trionfale, un ottavo di finale in cui l'eliminazione è arrivata con una punizione di Alibec dell'Inter, ma soprattutto un bel gioco prodotto con una squadra giovanissima, basata su uomini della formazione Beretti. Se giocatori come Schenetti, Varutti e Gialdini fra pochi anni diventeranno stelle, chi avrà avuto la fortuna di averli visti in questi giorni di torneo, potrà dire 'Io l'avevo detto'.

    La delusione

    Si potrebbe dire il Milan, uscito già nella fase a gironi in un raggruppamento molto semplice, o la Juventus, che ha faticato addirittura nella fase a gironi, ma per potenziale ed ambizioni è giusto fare il nome della Roma, che non è riuscita a scavalcare la Sampdoria agli ottavi non andando oltre uno scialbo 0-0, con l'errore decisivo di Mladen ai rigori. Considerati i costi del settore giovanile, la formazione giallorossa lascia il torneo a testa bassissima. Deludenti tutte le squadre straniere: bassissima qualità soprattutto da chi, in passato, ha spesso fatto bene nel torneo, come le formazioni sudamericane.

    Il gol

    Se ne potrebbero scegliere tantissimi, ma il gol del momentaneo 2-2 nel girone di qualificazione fra Varese e Juventus, messo a segno dal numero dieci biancorosso De Luca, è fra i più belli di tutta la storia del torneo: una deviazione di tacco in area da calcio d'angolo che ha sorpreso Costantino

    La macchia
    Macchina organizzativa praticamente perfetta, un ufficio stampa - coordinato da Loris Marzocchi e che si è avvalso degli impeccabili collaboratori Simone Ferro, Gabriele Noli, Guglielmo Funes e Fabrizio Del Signore -, la Viareggio Cup edizione 2011 ha avuto tuttavia un paio di 'macchie'. Al di là del fatto che alcuni campi non si sono rivelati all'altezza di una competizione così prestigiosa - su tutti quello di Quarrata -, hanno suscitato polemiche i prezzi dei biglietti per la semifinale Fiorentina-Varese (inconcepibile pagare minimo 20 euro per un posto a sedere allo stadio 'Melani' di Pistoia), e quelli per la finale al 'Picchi' di Livorno. Proprio il fatto che l'atto finale non si sia disputato a Viareggio ha fatto imbestialire il sindaco della città del carnevale, Luca Lunardini, che ha promesso strascichi con il Centro Giovani Calciatori che organizza l'evento.


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