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  • Violamania: da Chiesa all’Europa, è tutto nelle mani di Iachini

    Violamania: da Chiesa all’Europa, è tutto nelle mani di Iachini

    • Iacopo Nathan
    Dopo un incubo durato quasi 3 mesi, fra precisamente una settimana la Fiorentina tornerà in campo per affrontare il Brescia, dando il via alla seconda parte del proprio campionato, con dodici gare che all’apparenza possono sembrare anonime vista la posizione della classifica dei viola, ma che potrebbero scrivere il futuro della società di Commisso. Ci sono ancora tanti bilanci da fare e molte decisioni da prendere, con tanti giocatori che devono conquistare la conferma sul campo, così come il tecnico, Beppe Iachini, che rischia più di tutti ed è pronto a meritarsi sul campo una nuova stagione da tecnico della Fiorentina.

    IACHINI- Iachini, arrivato in viola dopo l’esonero di Montella, ha radicalmente cambiato la Fiorentina, rivoluzionandola sia per gioco che per risultati, dando nuova energia ad alcuni ragazzi e risollevando il morale di tutta la rosa. Commisso aveva detto che in caso di mancata ripresa, il tecnico sarebbe stato confermato, ma non sarebbe stato nello stile di Iachini, che non ha mai perso di vista l’obbiettivo. La prima cosa da fare sarà trascinare rapidamente via la Fiorentina dalle zone più pericolose della classifica, e una volta raggiunti i famosi quaranta punti, continuare a sognare per cercare di arrivare più in alto possibile, senza porre limiti ai sogni viola.

    GIOCATORI- Il tecnico di Ascoli, poi, sarà sicuramente decisivo per il futuro di alcuni giocatori, e anche grazie al suo operato si deciderà il loro futuro. Non si può nascondere l’influenza che ha avuto su Federico Chiesa, che da quando Iachini è seduto sulla panchina viola è tornato al centro del progetto dopo mesi da sperato in casa. Anche Pol Lirola è cambiato completamente dopo l’addio di Montella, tornando ad essere il terzino di Sassuolo, per non parlare della definitiva consacrazione di Vlahovic e Castrovilli, diventati giocatori di primo piano. Iachini ha per le mani un gruppo affiatato e un ambiente pronto a sostenerlo in tutto e per tutto, sta a lui dimostrare in 12 gare di essere il giusto allenatore per le ambizioni di Commisso.
     

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