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  • Violamania:| E adesso Montella rifletta

    Violamania:| E adesso Montella rifletta

    Dopo un mese di gennaio in cui non si riusciva a segnare neanche con le mani, con gli arbitri che vedevano solo ciò che volevano loro, una serie di episodi fra il grottesco e l'incomprensibile e in mezzo un mercato che alla fine non ha portato a Firenze il tanto agognato attaccante in grado di fare la differenza sotto porta, inutile fare gli schizzinosi davanti alla vittoria ottenuta ieri pomeriggio contro il Chievo Verona. Una Fiorentina tutt'altro che bella e neanche troppo pratica, viste le chance avute per chiudere la gara nella parte centrale del primo tempo, porta a casa un successo 'sporco', che ogni tanto serve in un processo di crescita come quello che stanno attraversando Pasqual e compagni, e che consente, cosa più importante, di restare aggrappati all'alta classifica e continuare a sentire il profumo dell'Europa.

    Una prestazione deludente, quella dei gigliati, che davanti ad un Chievo volenteroso e poco più hanno subìto e per poco non sono affondati, dovendo dire grazie agli errori di Paloschi e della quaterna arbitrale, che non ha visto il fuorigioco di Toni sull'azione che ha portato al fortunoso gol del definitivo vantaggio. Tre punti dovevano arrivare, dopo il quarto stop consecutivo in trasferta, e tre punti sono arrivati, ma da mercoledì, quando si inizierà a pensare seriamente alla prossima gara contro la Lazio, che è da considerarsi una mezza finale, bisognerà riflettere su questa involuzione di una squadra che adesso è sì studiata meglio dagli avversari, ma che sembra soprattutto aver perso tutte le certezze acquisite nel girone d'andata.

    La vittoria contro i clivensi è giunta dopo un cambio di modulo in corsa, con ancora tanti errori difensivi piuttosto evidenti, senza Jovetic in campo (primo cambio tattico della stagione per il 'top player' della Fiorentina, un segnale che pure il montenegrino non è intoccabile) e soprattutto con la chiara percezione che i giocatori più utilizzati da inizio campionato siano scarichi sia di testa che di gambe. In questa settimana dovrà riflettere soprattutto Vincenzo Montella, che sicuramente è conscio del momento. Occorre che il tecnico e il suo staff riescano a ricostruire, prima negli allenamenti e poi in partita, quel marchio di fabbrica chiamato 'gioco', grazie al quale la Fiorentina era stata definita la più bella sorpresa della prima parte del campionato. In un periodo in cui i cervelli e i piedi buoni della squadra sono fuori forma, è proprio Montella a dover dimostrare di essere cresciuto in panchina, e di saper fare la differenza. I tre punti con il Chievo permetteranno di lavorare con qualche assillo in meno, ma l'inversione di tendenza non è necessaria, è obbligatoria per continuare a sognare 'da grande'.

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