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  • Violamania: Borja Valero, un altro macigno sulla credibilità di Corvino e Cognigni

    Violamania: Borja Valero, un altro macigno sulla credibilità di Corvino e Cognigni

    • Leonardo Petri
    Ci risiamo, a Firenze è impossibile stare tranquilli e ancora una volta si scatena la "guerra" fra uno dei giocatori piu' rappresentativi, Borja Valero, e la società. È clamorosa la dinamica della polemica con un whatsapp del giocatore reso pubblico e il club che risponde attivando i propri legali, come troppe volte è accaduto in questi anni. Si, perché la storia della Fiorentina dei Della Valle, di Cognigni e di Corvino è la storia di continue liti con i propri tesserati, che siano calciatori o allenatori finisce praticamente sempre cosi. Da Prandelli in poi, Montolivo, Neto, la vicenda tragicomica di Salah, Montella, Paulo Sousa e addirittura dirigenti come Macia e Pradè, non c'è n'è stato uno che abbia chiuso bene. Segno che servirebbe un profondo esame di coscienza sui metodi utilizzati per gestire la societa e fare calcio perché oggi la Fiorentina appare come un fortino isolato che non parla alla gente e non sa gestire neppure i propri calciatori.

    Paradossale a questo proposito la vicenda di Gonzalo Rodriguez, che è andato in sala stampa a"sparare" contro i propri dirigenti spalleggiato da squadra e allenatore. Ma questo esame di coscienza non ci sarà perché, se c'è una cosa che ho capito in questi anni, è che in Fiorentina si va avanti per la propria strada convinti di un percorso che divide anziché unire e che sta depauperando un patrimonio tecnico e, quel che è peggio, di affetti. Ma così, calcio a Firenze non può essere fatto e questa sarà l'estate in cui Corvino e i suoi principali si giocano tutto. L'inizio è poco confortante perchè a dispetto delle parole del dg su Borja Valero come parte integrante del progetto, la risposta del calciatore, in un messaggio privato ai tifosi, non lascia spazio a interpretazioni. Ed è solo l'inizio, perché Borja Valero ha annunciato una conferenza stampa in cui farà nomi e cognomi di chi ha lavorato per mandarlo via. Macigni sulla credibilità di un club e sull'operato della coppia Cognigni-Corvino, che continuano imperterriti per la loro via. La speranza, per il bene della Fiorentina, è non termini contro un muro.

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