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  • Violamania:| In campo meglio i Capezzi e i Gulin

    Violamania:| In campo meglio i Capezzi e i Gulin

    Nell’ultimo c.d.a. della Fiorentina, svoltosi negli ultimi giorni del mese di giugno, ad un certo punto il presidente Mario Cognigni ed alcuni consiglieri d’amministrazione, invece di soffermarsi sul ‘buco’ di bilancio presente nei conti del club viola, non hanno trovato di meglio che parlare dei cosidetti giornalisti ‘nemici’ della società, quelli insomma non allineati al pensiero di scrivere o dire bene della famiglia Della Valle, nonostante gli almeno ultimi due anni pessimi in casa viola.

    Non solo: qualcuno in via Manfredo Fanti ha alzato il telefono per chiamare i giornalisti della carta stampata - quelli dei siti internet vengono da sempre considerati ‘nemici’ del club perché a detta del responsabile della comunicazione non controllerebbero le fonti delle notizie - e chiedere di non pubblicizzare troppo la contestazione ‘goliardica’ dei ragazzi del ‘Cicalasso group’ contro ad esempio l’azionista di maggioranza della Fiorentina Diego Della Valle o contro il presidente Mario Cognigni.
     
    E non è finita qua, se è vero che certe notizie seguono un canale particolare a Firenze, visto che, anche se alla luce di un’informazione che a livello mondiale si sposta sempre di piu’ da carta a web, si tende a favorire sempre un po’ i giornali in casa Fiorentina visto che se arriva una dichiarazione di Andrea Della Valle, è la ‘carta stampata’ ad essere informata perché è quest’ultima la vera referente mediatica per il club gigliata.
     
    E così non deve stupire se quei giornalisti che per primi hanno raccontato sulle edizioni on line dei principali quotidiani nazionali del ‘fattaccio’ di lunedì sera a Moena, ovvero l’assalto a ‘Malga Peniola ‘, durante la festa di compleanno di Alessio Cerci, hanno ricevuto minaccia di querela da parte di qualcuno in Fiorentina se avessero approfondito troppo l’argomento nei loro articoli.
     
    Certo, in questo caso i meriti principali vanno rivolti a chi di questa cosa ha scritto senza alcuna remora giornalistica, dal sotto Corrierespione.altervista.org, passando per il nuovo sito gestito dall’ex addetto stampa gigliata, Silvia Berti, Squer.it, dove le notizie si scrivono perchè la gente ha il diritto di saperle, a prescindere da cio' che 'il potere' vorrebbe fosse scritto.
     
    La Fiorentina invece di preoccuparsi di suddividere la stampa in quella buona da quella cattiva, farebbe bene a tornare ad essere il club che negli anni d’oro di Prandelli, era esempio non solo di organizzazione e programmazione ma anche portatrice sana di valori. Il ‘terzo tempo’ nel calcio è stato inventato a Firenze della famiglia Della Valle. Ecco perché è impensabile ad esempio domani vedere disputare l’amichevole contro il Verona dai quattro giocatori già identificati per i fattacci di ‘Malga Peniola’.
     
    Meglio, molto meglio vedere vestire quella maglia, che fra l’altro reca anche il simbolo ‘Save the Children’, da ragazzi quali Leonardo Capezzi e Axel Gulin, che a Moena si sono fatti riconoscere per impegno e dedizione sul campo, e non per scorribande nella vita notturna della Val di Fassa, che hanno visto pure qualcuno, un professionista che ogni mese riceve lo stipendio dalla famiglia Della Valle, abbassarsi le mutande, come se un giocatore nelle ore libere, in pubblico, potesse permettersi di fare cio’ che vuole. 

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