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  • Violamania:| Inizia il secondo tempo

    Violamania:| Inizia il secondo tempo

    Con l'acquisto di Giuseppe Rossi la Fiorentina ha mandato un messaggio diretto ai propri giocatori e al suo ambiente, ed uno trasversale alle rivali dirette in campionato per l'Europa che verrà. Il primo suona più o meno così: 'Siamo una società ambiziosa, e non solo stiamo tornando a lottare ai vertici italiani e si spera anche continentali, ma stiamo già costruendo in chiave futura'. Il secondo invece fa capire alle varie Inter, Milan, Roma, Napoli e Lazio, che faticano a fare mercato in questa sessione di gennaio, che a Firenze si ha voglia di investire e che partendo dai nuovi arrivi, anche importanti, si vuole lottare fino in fondo per tornare in Champions League.

    L'arrivo di Pepito dalle parti del Duomo del Brunelleschi è stato ciò che serviva per dimenticarsi in fretta la sconfitta inopinata contro il Pescara, nata grazie ad una serie di circostanze che hanno del clamoroso, dalle parate di Perin alla prestazione poco lucida sottoporta dei giocatori gigliati, passando - è giusto dirlo - per una direzione di gara non ottimale dell'arbitro Giacomelli. Ma Giuseppe Rossi, come detto, è soprattutto un messaggio in codice a Manuel Pasqual e compagni: 'Questo è il progetto Fiorentina, se volete rimanere qua giocherete anche con lui, altrimenti siamo pronti a fare altri importanti investimenti'.

    La cosa deve far riflettere anche il tifoso della Fiorentina: se un anno fa di questi tempi alcuni dirigenti facevano la guerra a Riccardo Montolivo perché preferiva il Milan ai viola, e poi siglavano contratti d'acquisto per Kharja, Munari e Lazzari, sbagliando dunque a non rinforzare la squadra, oggi, a fronte dello spauracchio di perdere Stevan Jovetic (anche se la società ha già detto di potersi permettere il duo d'attacco), si è già provveduto alla sua eventuale sostituzione. Ma Rossi sarà soprattutto l'arma che la Fiorentina si augura di mettere in campo nei minuti di recupero di questo campionato, ottimisticamente a inizio aprile, dunque nelle ultime sei-sette giornate del girone di ritorno.

    Nel frattempo, domenica prossima gli uomini di Montella iniziano il proprio secondo tempo di un torneo che nei primi 45 minuti ha visto i viola sbagliare pochissimi palloni: l'approccio della sfida con la Roma, quella contro l'Inter a Milano, e il 'lato B' della gara contro il Pescara. E' il gioco la stella polare che ha guidato la Fiorentina nel girone d'andata, caratterizzatasi per essere una delle pochissime belle realtà di una serie A sempre più povera. I Della Valle sul tavolo della lotta per la Champions League hanno messo la fiche Giuseppe Rossi, e nelle prossime ore si apprestano ad aggiungerne almeno un'altra di grande peso.

    In attesa di questo, la Fiorentina è chiamata ad un'ennesima prova di maturità a Udine, dove occorrerà cancellare le scorie nervose dell'ultima battuta d’arresto e dimostrare che, senza Pizarro, si può vincere e convincere. Contro Totò Di Natale, uno che veniva definito dall'ex direttore sportivo viola come 'vecchio, bollito, non utile al progetto futuro', parte un tour de force che a Firenze ci si auguri duri fino a fine mese, semifinali di Tim Cup comprese. La società ha fatto la sua mossa, i tifosi hanno dimostrato tutta la loro voglia di tornare ad appassionarsi a quella maglia col giglio sul petto, ora sta ai ragazzi di Montella dimostrare che la Fiorentina ha una gran voglia di regalare spettacolo, punti e divertimento, anche nei prossimi e decisivi mesi del 2013.

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