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  • Violamania: la Fiorentina vince in seconda, ma a Basilea serve altro. Ma con chi ce l’ha Italiano?

    Violamania: la Fiorentina vince in seconda, ma a Basilea serve altro. Ma con chi ce l’ha Italiano?

    • Filippo Caroli
    Diciamo pure che la partita del Franchi fra Fiorentina e Udinese non è stata il massimo per quello che concerne lo spettacolo. Anzi, per lunghi tratti di gara si sono toccati ritmi soporiferi a Firenze. Un po’ perché la Fiorentina ha trovato il gol dopo pochissimi minuti e da lì ha saggiamente deciso di gestire, un po’ perché l’Udinese, funestata dalle assenze in attacco, non ha mai impensierito la retroguardia gigliata con un Cerofolini spettatore non pagante. Quella con i friulani, in ogni caso, rappresenta una vittoria fondamentale nel cammino dei gigliati in chiave ottavo posto (in attesa di conoscere il destino della Juventus) e permette ai Viola di avvicinarsi alla semifinale di ritorno di Conference nel migliore dei modi.
     
    ROTAZIONI – Italiano, a differenza di quanto visto negli ultimi mesi, ha optato per un turnover estremamente marcato contro i bianconeri, confermando solamente due undicesimi rispetto al match di Conference perso col Basilea: Biraghi e Ikoné. Una conferma di quanto la gara in Svizzera di questo giovedì rivesta un’importanza fondamentale nella stagione della Viola. Al St. Jakob Park, però, non basterà una Fiorentina in seconda marcia come abbiamo visto ieri. Gli svizzeri dovranno essere aggrediti fin da subito per cercare di centrare l’impresa e l’accesso alla finale di Conference in un clima infernale. Ah, il Basilea non se la passa proprio benissimo: giusto ieri ne ha presi sei sul campo del San Gallo.
     
    SASSOLINI –
    In un assonnato pomeriggio a far notizia sono state soprattutto le dichiarazioni di mister Vincenzo Italiano in conferenza stampa nel post gara. “Noi andiamo in campo per dare soddisfazione ai nostri tifosi, anche se una parte della città non l’ha capito e questo mi dispiace". Risponde così il tecnico ex Spezia a chi gli chiedeva del supporto della Fiesole fatto sentire alla squadra al fischio finale. Un riferimento curioso, anche se poco chiaro. Che Italiano ce l’abbia con chi gli ha rivolto qualche critica di troppo durante la stagione? O per qualche isolato fischio sentito dopo la sconfitta col Basilea? La sensazione è che a fine stagione l’allenatore viola vorrà togliersi più di qualche sassolino dalla scarpa.
     

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