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  • Violamania: tra le litiganti la Fiorentina gode

    Violamania: tra le litiganti la Fiorentina gode

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    Sogna Firenze, sogna. A due giorni dal successo di Verona, e a due giorni dal ritorno in campo contro il Frosinone, si aprono degli scenari ridondanti e clamorosi per la Fiorentina. A due turni dalla sosta di metà novembre, la squadra di Sousa ha il calendario dalla sua parte: nella prossima giornata, la numero 11, Juventus-Torino, Inter-Roma e Lazio-Milan sono tre scontri che potrebbero migliorare sensibilmente la classifica della Fiorentina. 

    La Juventus, è vero, sembra ormai tagliata fuori, ma un altro passo falso dei bianconeri toglierebbe pressoché definitivamente dalla corsa Scudetto la dominatrice delle ultime quattro stagioni, allontanando i fantasmi di un recupero di un'altra pretendente alle posizioni di vertice; il duello tra Mancini e Garcia fermerà la corsa di una delle due - se non di entrambi - e lo stesso si può dire per l'altro incrocio sul binario Roma-Milano. Insomma, la Fiorentina non può sbagliare l'appuntamento con il Frosinone: la squadra di Stellone è solida, in un ottimo momento di forma ( tre vittorie nelle ultime cinque, tutte in casa, con un solo punto, peraltro allo Stadium di Torino, raccolto in trasferta) ma sulla carta è un avversario che la Fiorentina, con le sue armi, può superare. Anzi deve, perché i campionati, come si suol dire, 'si vincono con le grandi e si perdono con le piccole'. 


    La rosa corta della Fiorentina, fin qui, non si è avvertita troppo: in 13 impegni stagionali per ben 7 volte la squadra di Sousa ha lasciato la propria porta inviolata, segnando ben 24 reti. La difesa tiene, l'attacco segna, ma i meriti sono da ritrovare anche in un centrocampo impeccabile nelle due fasi.

    Le uniche note stonate fin qui sono un'infermeria sempre attiva - l'ultimo, in ordine di tempo, Davide Astori - e in un Mario Suarez sempre più corpo estraneo della rosa. Contro il Verona si era alzato dalla panchina, pronto ad entrare, salvo poi, pochi secondi dopo, dover mestamente rientrare in panchina per l'infortunio di Astori e per favorire l'ingresso di Tomovic: quando non sono le prestazioni negative a parlare, arriva il destino beffardo ad allontanare l'ex colchonero da Firenze. La sua partenza nel mercato di gennaio sarebbe indubbiamente una sconfitta, ma lo spagnolo è uno dei top player 'di ingaggio' della Fiorentina, e liberarsi di uno degli stipendi più onerosi potrebbe essere una soluzione più che auspicabile. Il mercato di gennaio si avvicina e iniziano le riflessioni ed i sondaggi: difesa e centrocampo sono nel mirino. Arrivare a gennaio con una posizione di classifica simile all'attuale porterebbe inevitabilmente la famiglia Della Valle, sempre ambiziosa, ad investire e ad un altro sacrificio economico, per provare l'assalto finale ad obiettivi nemmeno mai sfiorati. L'appetito, si sa, vien mangiando. 


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