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  • Vivo X Lei, Borioni risponde: senza senso l'ultimatum del Milan a Mihajlovic

    Vivo X Lei, Borioni risponde: senza senso l'ultimatum del Milan a Mihajlovic

    Diavolo all'inferno. La crisi del Milan tiene banco anche nella community di Calciomercato.com, Vivo X Lei. L'utente Roy Batty invita Sinisa Mihajlovic a dimettersi: non perché sia colpevole, ma per far emergere una volta per tutte le responsabilità del presidente Silvio Berlusconi e del suo braccio destro Adriano Galliani

    Luca Borioni risponde: 
    Della necessità che ha il Milan di correre ai ripari sul mercato abbiamo già detto. Ora, dopo i pareggi con Carpi e Verona, torna d'attualità il dibattito attorno al futuro di Mihajlovic. Come sostiene RoyBatty nel suo intervento, il tecnico serbo dovrebbe prendere atto della realtà e dimettersi?

    Potrebbe essere un gesto in linea con il personaggio, che ama guardare al futuro con senso pratico, che non si nasconde dietro posizioni di comodo. Sarebbe un gesto orgoglioso e simbolico. E va bene. 
    Ma, primo, difficilmente permetterebbe alla squadra di voltare pagina iniziando a collezionare vittorie in serie, perché tutti sappiamo che il vero problema non sta nelle scelte tattiche quanto nella reale consistenza del gruppo formato nel corso delle ultime sessioni di mercato. E in ogni caso non sarebbe un gesto coerente con il lavoro che Mihajlovic sta portando avanti sulla panchina rossonera. Perché la squadra, pur con fatica, sta seguendo un percorso di crescita. Il punto è che lo sta facendo con il materiale tecnico e umano che ha a disposizione. Il compito è difficile e complesso, non prevede grandi risultati a breve termine, questa è la realtà. 
    Ora spetta alla società fare la prossima mossa. Miha a termine? Brocchi o Prandelli se non vince le prossime due partite? 
    Sarebbero ultimatum senza senso, alla luce degli ultimi precedenti fallimenti degli allenatori che si sono avvicendati sulla panchina milanista: da Allegri a Seedorf, da Inzaghi a Mihajlovic.
    Serve finalmente un cambio di rotta societario prima che tecnico. Su questo non ci sono ormai più dubbi. Serve un avvicendamento alla scrivania, non in panchina. 

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