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  • Vlasic sfida Dzeko: 'Serie A? Prima meglio la Liga'

    Vlasic sfida Dzeko: 'Serie A? Prima meglio la Liga'

    Il trequartista croato Nikola Vlasic, in prestito al CSKA Mosca dall'Everton, ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport in vista della doppia sfida con la Roma in Champions League: "Sono due gare decisive per qualificarsi agli ottavi. La Roma però era più forte l’anno scorso, e si è visto, è arrivata in semifinale. Ora ha più giovani, che come me devono fare esperienza; l’ho vista col Real Madrid, ha perso 3-0 ma ha avuto le sue chance, è un bel team. Spiace che il mio amico Ante Coric non stia giocando perché è un talento". 

    "Dzeko per me è stato un modello. Giochiamo in ruoli diversi, ma lui è bravo non solo a segnare, ma a fornire assist, a muoversi, a vedere il gioco. È il migliore dei giallorossi, ma lo devo battere". 

    "Altri modelli? Tifavo per il Barça di Ronaldinho, che vinse la Champions 2006 con Rijkaard e mi ricordo di averlo visto in tv quando fu applaudito dal Bernabeu nel novembre 2005 in un Clasico famoso. Dinho mi divertiva con le sue magie. Oggi Modric, maestro; Hazard e Alexis Sanchez. Ora allo United gioca meno ma me lo ricordo con l’Arsenal: con Ozil e Ramsey ci fece impazzire, ci sfuggiva sempre, non ho mai visto uno così completo come Sanchez. Tudor mi ha lanciato a 16 anni all’Hajduk e mi spostò dalla fascia al centro del gioco, gli devo tutto". 

    "Preferisco giocare al centro, dietro le punte. Nel 3-5-2 del Cska sono nei 5 ma più avanzato, con avanti Chalov e Dzagoev con cui mi scambio. È così che ho segnato al Real Madrid, facendo pressing ho preso palla fra Varane e Carvajal e ho segnato di sinistro. Non è stata una sorpresa per me far gol al Real, so che posso farne di più, posso fare meglio". 

    "In futuro mi piacerebbe giocare nella Liga spagnola, molto tecnica, negli ultimi 10 anni il top, dove tutti i club provano a giocare, a vincere. In Premier solo i top club, i 5-6 allenati da stranieri come Guardiola o Klopp, fanno un gran calcio, gli altri pensano a difendersi, a metterla sul fisico e questo non è il mio calcio". 

    "Il calcio italiano? È dura capirlo ed emergervi. Ho parlato con Rog del Napoli, Balic dell’Udinese mio compagno a Spalato, Coric, Halilovic del Milan: hanno poco spazio perché devono imparare la tattica, non puoi andare in Italia e pretendere di giocare subito. Perciò credo che almeno fino a 25-26 anni non potrei accettare offerte dalla Serie A, voglio prima crescere e completarmi". 

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