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  • Weah: 'Berlusconi ha creduto in me, a Maldini ho detto: 'Tutti i lavori hanno bisogno di risultati''

    Weah: 'Berlusconi ha creduto in me, a Maldini ho detto: 'Tutti i lavori hanno bisogno di risultati''

    • Redazione CM
    Intervista de La Gazzetta dello Sport a George Weah, ex attaccante del Milan e presidente della Liberia: "Ho dimostrato che un ex sportivo può realizzare progetti anche quando assume un altro ruolo. Sa chi ha sempre creduto in me? Silvio Berlusconi: diceva che sarei stato un grande presidente per il mio paese. Sono molto rattristato dalla sua morte. Lui per me non è mai stato soltanto il presidente del Milan o il presidente del Consiglio italiano. Ricordo che quando sono arrivato al Milan dalla Francia ho giocato nel trofeo Berlusconi e ho sbagliato un rigore. Cominciavano a criticare, ma lui disse: “Può capitare di sbagliare un rigore, non conta. George farà la storia con il Milan”. E abbiamo vinto il Pallone d’Oro".

    MALDINI - "Paolo è un campione. L’ho sentito e glielo ho detto, “Paolo, non devi abbatterti, il lavoro è così, tutti i lavori hanno bisogno di risultati”. Il Milan si è fermato alla semifinale di Champions e ha dato motivo per mandarlo via. Ma il suo lavoro nel club è buono e non andrà distrutto. Ha visto quanto ha impiegato Guardiola a vincere la Champions League con il City? Eppure Guardiola è bravissimo. Ci vuole tempo, ma Paolo ha grandi capacità e avrà ancora successo anche come manager".ù

    FIGLIO TIMOTHY - "Sta giocando con la nazionale americana che ha battuto il Messico. Sono molto orgoglioso di lui, siamo tutti orgogliosi in famiglia, compreso George Junior che ha dovuto abbandonare l’attività per i troppi problemi al ginocchio. Timothy si sta guardando intorno: vediamo, sta parlando con alcuni club. È ancora giovane e troverà la sua strada nel calcio europeo. Ma anche qui ci sono tanti calciatori di qualità e vorrei spingere gli osservatori a venire in Liberia, invece di fermarsi sempre e soltanto in Costa d’Avorio o Nigeria o Camerun. Qui c’è tanto talento, ma non arrivano gli agenti e gli scopritori. Io sono andato in Camerun, poi in Francia, poi in Italia e ho fatto carriera. Adesso Gono, uno dei nostri ragazzi, ha firmato con l’Udinese, magari questo contratto aprirà la strada ad altri talenti. Magari collegando meglio la Liberia con il resto del mondo anche trovare una vetrina nel calcio sarà più facile".

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