Il suo nome era apparso nelle scorse settimane sulle pagine del Corriere della Sera in relazione all’inchiesta condotta dalla Procura di Milano sulla cessione del Milan da Elliott a RedBird nell'agosto 2022. Secondo quanto appreso da calciomercato.com, Aldo Savi, direttore finanziario ed amministrativo del club rossonero dal 2019, è stato sospeso dal suo incarico. Il sospetto è che passasse segretamente informazioni confidenziali a Blue Skye, fondo creato da Gianluca Cerchione e Salvatore D’Avanzo per il quale aveva lavorato dal 2007 fino al suo approdo al Milan e che è stato azionista, al 4,27%, di Project Redblack, la società veicolo che controllava la società di via Aldo Rossi fino alla ridefinizione dell’assetto da parte di RedBird. Un'uscita che ha avuto nel tempo diversi strascichi legali tra le parti.
SAVI 'TALPA' DELLA PROCURA DI MILANO: I DETTAGLI

IL LEGAME CON LE INDAGINI - Sulla base delle informazioni fornite da Savi, BlueSkye ha poi presentato un esposto presso la Procura di Milano, che ha deciso di aprire un’inchiesta inserendo nel registro degli indagati l’attuale CEO Giorgio Furlani e il suo predecessore Ivan Gazidis, con l’accusa di “ostacolo all’attività della Federazione Italiana Gioco Calcio di vigilanza sui requisiti di legge delle società padrone di squadre di calcio”. Gli inquirenti, nelle figure dei pm Giovanni Polizzi e Giovanna Cavalleri ipotizzano che il fondo Elliott, ufficialmente uscito di scena col closing dell’agosto 2022, eserciti ancora un controllo sostanziale sul Milan attraverso i suoi consiglieri presenti in cda e facendo leva sul vendor loan da 560 milioni di euro concesso al numero uno di RedBird Gerry Cardinale, in scadenza nell’estate del 2025.
LA POSIZIONE DEL MILAN SULL'INCHIESTA

LA TALPA DELLA PROCURA - In passato, il Milan aveva ricordato come finora Blue Skye avesse perso ogni singola causa intentata contro Elliott, sia a New York che in Lussemburgo, che in Italia. Elliott, di contro, ha citato penalmente Blue Skye in Lussemburgo per estorsione, false dichiarazioni e leciti antiriciclaggio. La posizione di Aldo Savi era salita alla ribalta dopo un articolo del Corriere della Sera che lo citava come presunta “talpa” della Procura di Milano e facendo riferimento, nel corso del suo interrogatorio al ruolo di Elliott nelle scelte societarie e alla “stranezza” di un dossier presentato per potenziali investitori arabi interessati ad acquisire parte del pacchetto azionario del Milan. Il club rossonero ha deciso di sospendere il suo dirigente dalle proprie funzioni, un passaggio che potrebbe condurre successivamente al licenziamento.