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    Sampmania: la scelta più difficile

    Sampmania: la scelta più difficile

    • Lorenzo Montaldo
    Il sottoscritto non è molto abile a prendere decisioni. O meglio, odio dover scegliere. Credo sia dovuto al fatto che sono ingordo, perché mi piacerebbe avere tutto, fare tutto, comprare tutto, senza dovermi necessariamente privare di un’alternativa piuttosto che di un’altra. Probabilmente è un sentimento comune, dal momento che in fondo ogni scelta implica una rinuncia e ti toglie qualcosina. Ti lascia una sensazione di incompiuto, un ‘e se’ molesto e fastidioso che continuerà a frullarti nella testa a lungo. Per questo motivo, quando devo decidere, divento maniacale. Valuto tutte le alternative centinaia di volte, ci ripenso, rifletto, controllo, mi informo e mi documento. Quando si tratta di scegliere una vacanza o un nuovo telefono, questa mania ossessivo-compulsiva può essere anche un pregio, quando si tratta di scegliere tra due sciarpe da sci da 4 euro di uguale colore e composizione, già meno.

    Tutto questo per dire che la Sampdoria adesso è chiamata ad una scelta che io pondererei non uno o due giorni, ma probabilmente due anni. E non vorrei essere nei panni dei dirigenti blucerchiati. "Con chi sostituire Lucas Torreira?". E' questo l'interrogativo che agita Corte Lambruschini e, con essa, tutti i tifosi. Come ho già scritto, e sospetto sia opinione condivisa, ritengo da tempo che rimpiazzare il numero 34 blucerchiato sarà il compito più difficile di tutta l'estate doriana. Più di Praet, più di un'eventuale partenza di Zapata, più di Viviano, Bereszysnki e Silvestre. Anche perchè, diciamoci la verità, comunque vada Torreira è insostituibile.

    Anzi, forse ci sarebbero i giocatori capaci di rimpiazzarlo. Sì, ma c’è un problema: giocano nelle prime squadre d’Europa, e costano troppo per club come la Sampdoria. Lo stesso Paredes, che onestamente mi sembra attualmente fuori portata dal budget di Corte Lambruschini come valutazione ma soprattutto come ingaggio, sarebbe oggettivamente un colpaccio per il centrocampo blucerchiato, ma penso che si tratterebbe comunque di un rimpiazzo ‘a metà’. L’argentino probabilmente dal punto di vista della tecnica e della geometria è persino superiore a Torreira, ma non ha quelle qualità in fase di rottura, quando c’è da recuperare la palla, unite poi a un’intelligenza calcistica e a una capacità di far ripartire la manovra fuori dal comune. Non ha neppure la famosa 'garra' di Torreira, e quella è la caratteristica che lo differenzia dal 90% dei calciatori. Non mi starei lamentando di un eventuale acquisto di Paredes, sia chiaro: punto a sottolineare quanto sia unico il giocatore che siamo rassegnati a perdere ormai da un anno. E’ anche vero che il centrocampo della Samp acquisirà probabilmente maggiore fisicità dal cambio Berisha-Praet, ma giocando a tre in mezzo la quantità non è mai abbastanza. E l’addio del numero 34 si farà sentire sotto questo punto di vista.

    Anche gli altri sostituti circolati in queste ore non paiono francamente all’altezza di Lucas da Fray Bentos. Viviani è un ottimo giocatore, ma non è Torreira. Tonali l’ho visto poco, molti lo descrivono come un potenziale campione, ma ho il dubbio che possa aver bisogno di un’ulteriore stagione prima di potersi caricare sulle spalle la manovra del reparto mediano di Giampaolo. Credo che la Sampdoria a questo punto sia di fronte ad un dubbio amletico, da ponderare con attenzione estrema. Sacrificare qualcosa sotto l’aspetto della qualità o della quantità, prendendo un regista meno completo sotto alcuni punti di vista, e magari più abile sotto altri, cambiando fisionomia all'impianto di gioco, oppure tentare il colpo ad effetto, il giocatore a sorpresa che non ti aspetti, un po’ come Berisha? Pescare un altro Torreira poi è francamente improbabile. Ne esce uno su cento, di giocatori del genere. Comunque, io non so decidermi tra una sciarpa e l’altra, sono la persona meno indicata per dare consigli del genere. Di una cosa però sono certo: sono convinto che sostituire Torreira sarà realmente la scelta più difficile, probabilmente la più complicata degli ultimi due anni. Di sicuro sarà la più delicata. E mi piacerebbe che per decisioni del genere, la Samp potesse ancora contare su Pecini. 

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