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  • Juve, a parte Ronaldo sono tutti uguali: se il problema di Sarri fosse questo?

    Juve, a parte Ronaldo sono tutti uguali: se il problema di Sarri fosse questo?

    • Nicola Balice
    A domanda risponde. Così Maurizio Sarri ha più o meno liquidato in conferenza stampa i riferimenti alla sua richiesta di aiuto post Verona: “A chi mi riferivo? Mi riferivo alla domanda, se mi si chiede se ci sono dei leader che mi possono aiutare, io rispondo spero che mi aiutino. È l'inciso di una frase molto più ampia che era una risposta ad una domanda ben precisa. I leader li abbiamo, spero che in campo qualcuno ci metta una pezza. È chiaro che io debba essere bravo a farlo ma io in campo sono lontano e spero che qualcuno mi aiuti a risolvere queste situazioni che vengono fuori in questo periodo ma era l'inciso di una risposta più ampia ad una domanda ben precisa”. A domanda risponde, poi qualche dubbio rimane in maniera legittima riguardo al fatto se il tecnico bianconero abbia o meno il controllo di tutto lo spogliatoio: i casi legati ai bronci di Gonzalo Higuain e Paulo Dybala al momento delle recenti sostituzione, sono solo alcuni degli esempi. Tutto normale, più o meno è sempre stato catalogata così ogni reazione. Anche perché la prima nell'era Sarri era stata quella di Cristiano Ronaldo contro il Milan, in piena fase di difficoltà a causa di quel ginocchio dolorante. Nessun caso con CR7, nessun caso nemmeno con gli altri. Ma quando i risultati cominciano a essere negativi, diventa più complicato tenere tutto sotto controllo, anche a partita in corso c'è bisogno di una mano da parte dei giocatori di maggiore personalità. E responsabilità: leader o senatori che siano, è facile capire di chi ci sia bisogno.

    AUTOGESTIONE CR7 – Intanto procede l'autogestione di Cristiano Ronaldo. Decide lui quando fermarsi, è sempre stato così, continuerà a essere così. “Con Cristiano ho un confronto continuo, decide lui quando fermarsi”, raccontava Sarri prima della trasferta di Lecce. Un messaggio ribadito anche in questa conferenza pre-Milan: “Mi ha detto che in questo momento si sente bene, appena ha sensazione di stanchezza me lo dirà e valuteremo se farlo riposare”. E che più chiaramente era già tornato prima della gara col Sassuolo: “La situazione è chiara: Ronaldo è qualcosa di diverso, inutile pensare che i giocatori siano tutti uguali perché non è così. I ragazzi devono accettare la situazione. Se non lo facessero sarebbe un problema per la squadra e anche per loro. Non vedo una grande problematica”. Piaccia o non piaccia, è così, Ronaldo è diverso. E forse il problema non è quello. Forse il problema è che tanti altri, invece, devono sentirsi uguali tra di loro.

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