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  • 'Acquistare un italiano per la Primavera è impossibile: ecco perché conviene puntare sugli stranieri'

    'Acquistare un italiano per la Primavera è impossibile: ecco perché conviene puntare sugli stranieri'

    • Jean-Christophe Cataliotti
      Jean-Christophe Cataliotti
    Gentile Procuratore, 

    sono un semplicissimo appassionato di calcio e seguo la sua rubrica perché interessato al calcio giovanile italiano e ai misteri che lo avvolgono da alcuni anni a questa parte. La questione che vorrei sollevare è quella che riguarda il Lecce calcio o meglio la rosa della squadra Primavera. Ritengo, infatti, scandaloso che sia in pratica composta quasi totalmente da ragazzi stranieri. È vero che sta dominando il campionato under 19, ma mi sfuggono le ragioni che hanno portato il Dirigente Corvino a fregarsene letteralmente di valorizzare i calciatori giovani italiani. Qual è la ragione di tutto questo? Vincere il campionato Primavera? A me sembrerebbe un po’ pochino…Antonio 

    Gentile Antonio,

    in una recente intervista rilasciata a La Stampa Corvino lo ha spiegato come segue: "La nazionalità non è determinante, tutti i club hanno l'obiettivo di formare calciatori per la prima squadra. Non posso competere con i grandi club a livello economico e quindi batto mercati alternativi. La Juventus ha investito quasi 3 milioni su Mancini del Vicenza, Lega Pro: io non potrei mai farlo". La risposta di Corvino non fa una piega per chi conosce le dinamiche del calciomercato giovanile. Acquistare un calciatore giovane di alto livello in Italia come investimento per la prima squadra è quasi impossibile perché il prezzo in Italia lo fanno le società titolari dei cartellini. La pista estera consente di “acquistare” giovani calciatori (non ancora professionisti) solo pagando una indennità di formazione alla o alle società di provenienza che si aggira mediamente intorno ai 200 mila euro. Ecco svelato l’arcano: se il Lecce vuole investire su un giovane calciatore per la prima squadra potrà farlo solo così. Ma dietro tutto questo non va sottovalutato il grande lavoro di scouting degli uomini di Corvino, bravi ad arrivare prima di altri su profili interessanti. 

    Ma ora passo la palla agli utenti di calciomercato.com con un inevitabile quesito: come evitare che i dirigenti italiani debbano ricorrere all’acquisto di calciatori giovani all’estero? 

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