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  • Agente Pjaca: 'Vuole tornare alla Juve, Sarri ha fiducia in lui'

    Agente Pjaca: 'Vuole tornare alla Juve, Sarri ha fiducia in lui'

    Marko Naletelic, agente dell'attaccante della Juve in prestito all'Anderlecht Marko Pjaca, ha parlato del futuro del suo assistito ai microfoni di TuttoJuve:

    La stagione in Belgio è ormai conclusa, ma come si stava trovando Pjaca all'Anderlecht?

    "Si stava trovando molto bene, era contento di giocare per questa squadra. Fin da subito è riuscito a scendere in campo, il mister lo ha dosato e pian piano stava acquisendo sempre più minutaggio. Nell'ultima partita, purtroppo, non era partito titolare a causa di un leggero infortunio. Poi è scoppiata la pandemia del Covid-19 e sappiamo tutti come è andata a finire. Io lo avevo visto in forma, sia fisicamente che mentalmente".

    Già nell'ultimo periodo alla Juventus manifestava un buon stato di forma, lo si era già visto nella sfida di Coppa Italia.

    "Esatto, è stato fondamentale non andar via dalla Juventus in estate. Questa è stata una decisione corretta, così la società ha avuto il tempo per permettere al ragazzo di rimettersi completamente dal suo infortunio. Lui nutre grande rispetto nei confronti del club che lo ha curato e lo ha sempre trattato molto bene. Poi a gennaio abbiamo trovato, alla fine, questa soluzione".

    Puoi confermare che Pjaca è stato vicino al Cagliari nello scorso mercato di gennaio?

    "Sì, posso confermare questa indiscrezione. Il Cagliari era interessato ad acquisire Pjaca per questo finale di stagione, ma alla fine abbiamo scelto di accettare l'offerta dell'Anderlecht".

    C'è mai stata la sensazione di poter restare in bianconero, specialmente dopo che il trasferimento al Cagliari era saltato?

    "No, la Juventus ha preferito fare il bene del ragazzo cedendolo in prestito per un discorso di continuità. Forse si poteva pensare che avere Pjaca in panchina potesse far comodo visti gli infortuni avuti dalla squadra da febbraio in poi, ma nelle settimane precedenti la situazione era ben differente".

    Dunque il campionato belga era giusto per le qualità del ragazzo?

    "Credo che per un convalescente come lui, il campionato belga può essere quello giusto. La mentalità è molto simile alla Bundesliga, le squadre giocano molto all'attacco e c'è meno tattica rispetto all'Italia. Nelle sfide in cui l'ho seguito, in lui ho visto grande motivazione ed aggressivo. Non era condizionato dal punto di vista mentale, era più sciolto e voleva sempre combattere sul terreno di gioco".

    Ora come è la situazione dal punto di vista contrattuale?

    "Marko ha ancora un altro anno di prestito con l'Anderlecht, per proseguire il rapporto deve esserci l'accordo comune di entrambe le parti in causa. Solitamente le squadre che acquistano i giocatori con questa formula hanno diritto a proseguire il prestito, qui invece abbiamo inserito una clausola che permette anche a lui di avere voce in capitolo. E in più deve esser tenuto in considerazione il parere della Juventus, che è proprietaria del suo cartellino. Vediamo che cosa succederà, sicuramente in futuro ci sarà un incontro per decidere il suo futuro".

    Ritornando alla Juventus, come è stato il rapporto con Sarri?

    "Inizialmente non si allenava con la squadra, nel momento in cui ha iniziato ad allenarsi con il gruppo ha avuto il modo di parlare con il mister. E' stato molto sincero con Marko: gli ha dato consigli per il suo futuro come il fatto di andare in prestito, ha espresso fiducia nelle sue potenzialità. Pur non avendo avuto molto tempo per poter lavorare insieme, l'impressione avuta è stata molto buona".

    Pjaca aspira nuovamente, un giorno, ad indossare la maglia della Juve?

    "E' normale che un giocatore nella sua situazione nutra queste speranze, mi stupirei del contrario. Marko è ancora molto giovane, tutto dipenderà da come si comporterà in campo e da quanto impiegherà a tornare a far bene. Perché se dovesse tornare sui livelli di qualche anno fa, sicuramente potrebbe essere molto utile alla Juventus".

    Se Pjaca avesse accettato il Genoa invece di restare a Firenze nell'inverno di un anno fa, a tuo parere sarebbe cambiato qualcosa nella sua carriera?

    "L'ipotesi Genoa è stata presa in considerazione solo durante l'estate, mai in inverno. Anche perché non abbiamo mai pensato di muoverci da Firenze a stagione in corso, lui ormai si era ambientato e la volontà del ragazzo era di rispettare il contratto firmato. Ha uno splendido ricordo della società, dei compagni e dei tifosi, con Pioli poi c'è stato un ottimo rapporto fin da subito. A mio parere si è comportato davvero molto bene con Marko, gli dava i giusti consigli e lo ha sempre tenuto in considerazione nei modi corretti".

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