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Alla scoperta di Gnabry, l'intuizione di Wenger che sognava di sfidare Bolt e ora vuole la Champions col Bayern
IL SOGNO - L'uomo giusto al posto giusto, come quando Wenger lo pesca nelle giovanili dello Stoccarda a 16 anni e lo porta all'Arsenal per 100mila euro. Serge diventa un pupillo dell'allenatore dei Gunners e a 17 anni e 98 giorni è già in prima squadra, secondo debuttante più giovane nella storia del club dopo Wilshere. E' in rampa di lancio, entusiasta di allenarsi insieme al suo idolo: "Un giorno guardi Ozil in tv con i tuoi amici, due anni dopo prendi un caffè insieme a lui". Unbelievable. Gnabry vive un sogno ad occhi aperti: "E' difficile ricordarti chi sei", a tenerlo con i piedi per terra ci pensa il compagno Mertesacker, semprelì vicino a Serge a ricordargli che bisogna lavorare sodo.
L'INFORTUNIO - Poi, la sliding door: in una gara di Champions nel 2013-14 si fa male al ginocchio. Sembra solo un'infiammazione, rimarrà fuori quasi 200 giorni. Gnabry perde il treno e la strada verso la gloria è tutta in salita. Va in prestito al West Bromwich ma Pulis non lo vede mai: "Non è pronto per giocare in Premier". Serge perde fiducia e un'altra stagione (una sola presenza). L'avventura in Inghilterra finisce, Gnabry rifiuta il rinnovo con l'Arsenal e fa le valigie. Si torna nella "sua" Germania.
LA RINASCITA - Il Werder Brema lo paga 7 milioni di euro, in Inghilterra non avrebbero puntato più mezza sterlina su di lui. E oggi si mangiano le mani. In Bundesliga diventa "Turbo Speed", Diagne, Selassie e Kruse provano a sfidarlo in velocità durante gli allenamenti: non hanno mai vinto. In campo Gnabry corre che è una bellezza e chiude la stagione in doppia cifra con 11 gol. Nel contratto però c'è una clausola rescissoria: 8 milioni. Bassa, bassissima per un talento del genere. Il Bayern non ci pensa due volte e oggi si ritrova un campione che vale almeno quattro volte tanto.
L'UOMO CHAMPIONS - Prima però Serge è passato sotto la cura Nagelsmann, all'Hoffenheim: "Uno dei migliori allenatori al mondo, sentivo che con lui avrei potuto migliorare". E non si sbagliava: 22 presenze, 10 gol e una storica qualificazione in Champions League. Il Bayern lo studia da vicino, convinto di aver trovato il sostituto di Arjen Robben lì sulla destra. Obiettivo centrato. Gnabry lavora a testa bassa e in due stagioni arriva a livelli pazzeschi: il punto più alto, oltre alla doppietta di ieri, sono i quattro gol (più un assist) rifilati al Tottenham nella fase a gironi. Protagonista assoluto della Champions, Serge ha fatto altri due gol al Chelsea e un'altra rete al Barça nello storico 8-2 nei quarti. 9 gol, solo Lewandowski e Haaland hanno segnato più di lui. Gnabry ha trascinato il Bayern in finale, e ora vuole prendersi quella Champions.
@francGuerrieri