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  • Alla scoperta di Gnabry, l'intuizione di Wenger che sognava di sfidare Bolt e ora vuole la Champions col Bayern

    Alla scoperta di Gnabry, l'intuizione di Wenger che sognava di sfidare Bolt e ora vuole la Champions col Bayern

    • Francesco Guerrieri
    Il sogno di Gnabry da piccolo era quello di sfidare Usain Bolt sui 100 metri. Grande promessa dell'atletica leggera, il calcio era solo sullo sfondo. Tanto per capire il suo talento, con 10 secondi e 13 centesimi aveva eguagliato il tempo di Justin Gatlin, argento alle Olimpiadi. Eppure quando Serge aveva soli 10 anni si fa avanti il Bayern. Il padre scuote la testa, non se ne parla: "Ho pianto molto, ma era fermo sulla sua decisione". Un treno che ripasserà in futuro. Il signor Jean-Hermann era un ivoriano andato in Germania per imparare la lingua con l'obiettivo di insegnarla ai suoi connazionali. Ma a casa non rientrerà più, rimane a Stoccarda dove si sposa con Birgit. Il piccolo Serge si divide tra atletica e calcio (a 12 anni andrà allo Stoccarda), corre come un fulmine e anche oggi quando parte non lo prendono più. Per informazioni chiedere alla difesa del Lione, che ieri sera è crollata nella semifinale di Champions contro il Bayern Monaco. Gnabry ne ha fatti due: prima ha preso palla sulla destra e si è accentrato lasciando partire un bolide mancino che si è infilato sotto al sette; poi, l'ha messa dentro da due passi sfruttando una corta respinta di Lopes.

    IL SOGNO - L'uomo giusto al posto giusto, come quando Wenger lo pesca nelle giovanili dello Stoccarda a 16 anni e lo porta all'Arsenal per 100mila euro. Serge diventa un pupillo dell'allenatore dei Gunners e a 17 anni e 98 giorni è già in prima squadra, secondo debuttante più giovane nella storia del club dopo Wilshere. E' in rampa di lancio, entusiasta di allenarsi insieme al suo idolo: "Un giorno guardi Ozil in tv con i tuoi amici, due anni dopo prendi un caffè insieme a lui". Unbelievable. Gnabry vive un sogno ad occhi aperti: "E' difficile ricordarti chi sei", a tenerlo con i piedi per terra ci pensa il compagno Mertesacker, semprelì vicino a Serge a ricordargli che bisogna lavorare sodo. 

    L'INFORTUNIO - Poi, la sliding door: in una gara di Champions nel 2013-14 si fa male al ginocchio. Sembra solo un'infiammazione, rimarrà fuori quasi 200 giorni. Gnabry perde il treno e la strada verso la gloria è tutta in salita. Va in prestito al West Bromwich ma Pulis non lo vede mai: "Non è pronto per giocare in Premier". Serge perde fiducia e un'altra stagione (una sola presenza). L'avventura in Inghilterra finisce, Gnabry rifiuta il rinnovo con l'Arsenal e fa le valigie. Si torna nella "sua" Germania.

    LA RINASCITA - Il Werder Brema lo paga 7 milioni di euro, in Inghilterra non avrebbero puntato più mezza sterlina su di lui. E oggi si mangiano le mani. In Bundesliga diventa "Turbo Speed", Diagne, Selassie e Kruse provano a sfidarlo in velocità durante gli allenamenti: non hanno mai vinto. In campo Gnabry corre che è una bellezza e chiude la stagione in doppia cifra con 11 gol. Nel contratto però c'è una clausola rescissoria: 8 milioni. Bassa, bassissima per un talento del genere. Il Bayern non ci pensa due volte e oggi si ritrova un campione che vale almeno quattro volte tanto.

    L'UOMO CHAMPIONS - Prima però Serge è passato sotto la cura Nagelsmann, all'Hoffenheim: "Uno dei migliori allenatori al mondo, sentivo che con lui avrei potuto migliorare". E non si sbagliava: 22 presenze, 10 gol e una storica qualificazione in Champions League. Il Bayern lo studia da vicino, convinto di aver trovato il sostituto di Arjen Robben lì sulla destra. Obiettivo centrato. Gnabry lavora a testa bassa e in due stagioni arriva a livelli pazzeschi: il punto più alto, oltre alla doppietta di ieri, sono i quattro gol (più un assist) rifilati al Tottenham nella fase a gironi. Protagonista assoluto della Champions, Serge ha fatto altri due gol al Chelsea e un'altra rete al Barça nello storico 8-2 nei quarti. 9 gol, solo Lewandowski e Haaland hanno segnato più di lui. Gnabry ha trascinato il Bayern in finale, e ora vuole prendersi quella Champions.

    @francGuerrieri

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