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Alla scoperta di LionRock Capital, ecco come può aiutare Suning per l'Inter

Alla scoperta di LionRock Capital, ecco come può aiutare Suning per l'Inter

  • Dario Donato
    Dario Donato
LionRock Capital, fondo di private equity di Honk Hong, dopo aver acquisito il 31,05% dell’Inter dall’ex presidente Erick Thohir ha debuttato anche in Cda inserendo due suoi uomini: Daniel Tseung e Tom Pitts

La società finanziaria è stata fondata nel 2011 da Tseung, che ne è anche managing director, e come business primario ha quello tipicamente da fondo di private equity di comprare partecipazioni e poi capitalizzare una volta creato valore. Con particolare focus sul settore “consumer” che è tra quelli in più rapida ascesa in un paese come la Cina che prova a costruirsi una forte domanda interna, ma anche su finanza e sport. Ma non solo, LionRock Capital si propone anche come società specializzata in strategia, finanza e corporate governance. 
Sul sito lionrockcapitalhk.com sono presenti informazioni sulle partecipazioni finanziarie del gruppo, seppur non sia indicato qual è l’ammontare delle stesse e nemmeno la dotazione del fondo. 

Il fondo di private equity ha investimenti in società come Didi, una sorta di Uber attiva in oltre 400 città cinesi e in un segmento di business legato sempre ai trasporti anche in Hailo (che in Italia conosciamo come MyTaxi con cui si è fusa un paio di anni fa) e Go.Jek sul mercato indonesiano. Poi c’è la catena di caffetterie/pasticcerie Gourmet Master e altre partecipazioni nel settore immobiliare. 

Ad eccezione di MyTaxi si può ragionevolmente dire che l’Inter è il primo investimento in tutto e per tutto fuori dall’area asiatica che LionRock Capital inserisce nel suo portafoglio odierno e che sul sito viene presentata e descritta così, come l’unica società a non essere mai andata in Serie B:



L’altro elemento che vale la pena sottolineare è che, secondo quanto riportato dal database finanziario crunchbase.com il gruppo LionRock Capital, perlomeno negli ultimi 5 anni, non ha mai investito o raccolto una cifra vicina ai 150 milioni impegnati per diventare il secondo azionista di riferimento dei nerazzurri. L’operazione più grande, prima di quella nel nostro calcio, è il round d’investimento da 35 milioni di dollari nella piattaforma di vendita online di materiale d’arredamento Meilele. Tutto il resto è stato per controvalore parecchio inferiore rispetto al costo del subentro a Thohir. E praticamente tutto concentrato geograficamente nell’economia cinese o asiatica. 



Ultima notazione. Il fondo non pare attivissimo per numero di operazioni. L’ultima di un certo rilievo è stata su Ypx Cayman Holdings, catena di ristorazione dove Daniel Tseung siede anche nel consiglio d’amministrazione.

Daniel Tseung ha fondato e amministra il fondo LionRock. Ha studiato a Princeton e si è specializzato ad Harvard. Nei suoi oltre 20 anni di carriera nel settore finanziario ha lavorato prima in GE Capital, sempre nel settore private equity, dal 1997 al 2000. Nel biennio 1993-95 è stato in DE Shaw, un hedge fund internazionale. Ha fatto parte di svariati consigli di amministrazione, da Gourmet Master a RCN Corporation, società di telecomunicazioni statunitense. 

Tom Pitts, altro nuovo membro del cda nerazzurro, è senior advisor di LionRock Capital dove è arrivato a novembre del 2018, cioè da 4 mesi, dopo 14 anni in Credit Suisse con base Cina.  Formatosi a Cambridge, ha lavorato precedentemente anche per DE Shaw e Morgan Stanley. 

Con la loro presenza il Cda dell’Inter assume il nuovo assetto fortemente orientato verso la Cina stessa: 

1. Zhang Kangyang (President)
2. Alessandro Antonello (CEO Corporate)
3. Giuseppe Marotta (CEO Sport)
4. Ren Jun
5. Yang Yang
6. Mi Xin
7. Zhu Qing
8. Daniel Kar Keung Tseung (from ISC)
9. Tom Pitts (from ISC)

In un’intervista concessa a Inter TV il nuovo azionista di peso Daniel Tseung ha sottolineato: 
“L'Inter è uno dei club più famosi al mondo con oltre 110 anni di risultati eccezionali. LionRock non vede l'ora di sfruttare i suoi rapporti con gli imprenditori di tutto il mondo per far crescere la società sia a livello nazionale che internazionale". 

A proposito di crescita e di imprenditori, nell’ultimo bilancio nerazzurro i “regional sponsor” hanno generato ricavi commerciali per 91 milioni, una fetta consistente sui 130 complessivi. Una grossa incidenza, però, la hanno i contratti di sponsorizzazione con la controparte Suning. Nel prospetto al bond da 300 milioni emesso nel 2017 gli amministratori dell’Inter attestavano: “Mentre aumentiamo il volume di accordi di sponsorizzazione e diritti dei media con controparti in Cina, potremmo anche incontrare difficoltà nell’ottenere i pagamenti a noi dovuti a fronte di tali accordi a causa delle difficoltà nel rimettere la valuta estera fuori dalla Cina". 
In questo senso avere un nuovo socio di peso (nonché partner in Suning Sports), con mani libere che partano da Honk Hong, potrebbe essere una mossa utile. Partendo dal presupposto che è difficile, in termini assoluti, che un fondo di Private Equity di dimensioni medio-piccole possa aiutare economicamente una conglomerata da oltre 30 miliardi di dollari di fatturato annuo. 
 

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