Juve, Allegri: 'Appena arrivato Vlahovic ho chiamato Morata. Dybala e Chiellini in panchina, se usciamo dalla Champions...'

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Massimiliano Allegri presenta la sfida con il Villarreal in Champions League ai microfoni di Amazon Prime Video. L'allenatore della Juventus ha dichiarato: "Partita che definisce il futuro? No, la Champions. Se andiamo avanti è un grande risultato. Se andiamo fuori abbiamo ottenuto il risultato minimo che era negli obiettivi della società. E' una finale, senza i gol in trasferta bisogna giocarla da finale, partita secca in casa bisogna essere bravi a giocarla bene.VLAHOVIC - "Se ha cambiato anche la mia vita e il mio umore? Una squadra quando ha il centravanti come caratteristiche è normale che sia più serena nel giocare. E Vlahovic oltre che essere un ragazzo molto bravo, deve crescere ancora molto è giovane, ci ha dato anche questo. Poi l'arrivo di Zak, c'è stata una crescita generale, quindi sono contento".
LA JUVE HA PERSO MESI? - "No, penso che la Juve dovesse passare attraverso quei tre mesi per arrivare a giocarsi ora la stagione".
MORATA - "Non è che gestisco lui, solamente quando è stato acquistato Vlahovic ho subito chiamato Alvaro dicendogli che non sarebbe partito e sarebbe rimasto alla Juve. E' bastato questo? Eh sì, non mi serviva molto altro, poche parole e chiave".
CAMPO O PANCHINA - "Chiellini? Fuori. Dybala? Fuori. Bernardeschi? Fuori. Alex Sandro? Out, perché ha un problema al polpaccio, non convocato".
Vorrei sapere quale titolo di studio ha Allegri e per inquadrare culturalmente il suo profilo anche dal punto di vista filosofico. Da sostenitore e piccolo ma non troppo azionista sostengo da tre anni che alla base di un fallimento annunciato ci siano i macroscopici errori di una Societa' involuta e imprigionata in vecchi schemi. Pare strano che una Societa' di rango sia scivolata tanto in basso perpetuando errori d'ogni genere. Sia da un punto di vista tecnico che economico. Senza progetto preciso e rifondativo ma con presunti aggiustamenti in corso dagli esiti disastrosi. Comprese le conduzioni del saccente Sarri, che doveva dare un gioco innovativo, al funereo e inesperto Pirlo. E' palese che la responsabilita' maggiore vada ascritta alla Dirigenza ed in capo ad Agnelli, invaghito superbamente più dalla Superlega che dall'idea pià coerente di ricostruire ,dal basso, un organico di prospettiva. E' del tutto pervasivo sostenere che si sono portati a casa tanti risultati positivi senza badare alle modalita' e alla loro espressione in termini di qualita'. Allegri è l'ennesimo esempio di un 'altro grossolano errore di un ritorno al passato, smentendo i proponimenti posti in essere dopo la sua ultima stagione. Allegri è un gestore. vecchio stampo, colui che non crea nè valorizza giocatori. Si risolva, a fine stagione, il contratto consensualmente, confidando sull'amicizia e sulla dignità delle parti in causa. E da qui ripartire con un rafforzamento della Dirigenza Tecnica, un Tecnico carismatico come Zidane o un giovane come Italiano o Dionisi. Ricostruendo l'organico a partire da Vlaovic-Chiesa-Locatelli per un cambio generazionale di prospettiva per riportarsi nel tempo ai più dignitosi livelli europei. V.P.
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