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  • Ancelotti, smettila con i club: sei perfetto per allenare la Nazionale

    Ancelotti, smettila con i club: sei perfetto per allenare la Nazionale

    • Gianluca Minchiotti
    L'esonero al Bayern Monaco può rappresentare il capolinea per Carlo Ancelotti, come allenatore di una squadra di club ad altissimo livello? E' una domanda che, oggi, è lecito porsi. Perché la fine dell'avventura bavarese lascia qualche interrogativo anche sul futuro del tecnico di Reggiolo. 

    LE ACCUSE - I capi di imputazione a carico di Ancelotti riguardano, in sintesi, tre punti: 1) una gestione troppo 'molle' dell'ambiente e dello spogliatoio; 2) un legame mai sbocciato con i senatori del Bayern; 3) uno scarso feeling con alcuni elementi della dirigenza (Hoeness in particolare). "Abbiamo esonerato Ancelotti per il bene del club", è stata la frase-epitaffio di Karl-Heinz Rummenigge, CEO dei campioni di Germania. Parole pesanti, molto pesanti. Significa che un progetto è fallito totalmente, senza se e senza ma. A differenza di Pep Guardiola, che pur non riuscendo a vincere la Champions in Baviera lasciò un bel ricordo ("Ci ha migliorato come giocatori", si diceva nello spogliatoio), l'esperienza del tecnico italiano all'Allianz Arena non sarà ricordata con gioia, da entrambe le parti. 

    BASTA CLUB - Ancelotti ha vinto e stravinto titoli con i club più importanti del mondo (Milan, Real Madrid, Bayern Monaco, Chelsea e PSG), ha collezionato record e medaglie nei campionati nazionali e, soprattutto, in Champions, la 'sua' competizione. Oggi, dopo il secondo esonero di fila (anche al Real Madrid finì così), ci dobbiamo chiedere che tipo di sfida possa ancora stimolare un allenatore così vincente. Fra i club dello stesso livello di quelli finora allenati ne restano forse solo due nei quali Ancelotti non abbia ancora lavorato: Barcellona e Manchester United, ma con panchine, ad oggi, non in discussione. Un ritorno in una piazza già conosciuta? Quello più clamoroso sarebbe al Milan, ma sarebbe tanto suggestivo quanto rischioso (perché rischiare di rovinare un così bel ricordo?). Un'avventura in un calcio 'minore'? "A gennaio va in Cina", ha detto di lui Mario Basler qualche giorno prima dell'esonero al Bayern. Troppo presto, forse, tanto che il diretto interessato ha definito l'ipotesi "uno scherzo". 

    CARLO, VAI IN NAZIONALE! - Ecco, forse la soluzione più logica e più naturale potrebbe essere quella dell'approdo in Nazionale: come allenatore di club è probabile che Ancelotti il meglio ormai lo abbia dato (ma siamo pronti a ricrederci e ad applaudirlo se ci dimostrerà il contrario), mentre come ct Carletto potrebbe mettere la sua esperienza e le sue (enormi) capacità al servizio di una nuova causa. Con nuovi stimoli e con un obiettivo ancora più grande della sua amata Champions: i Mondiali

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