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  • Kamada si è già 'piolizzato': non si pesterà i piedi con Leao, ma dovrà adattarsi al Milan

    Kamada si è già 'piolizzato': non si pesterà i piedi con Leao, ma dovrà adattarsi al Milan

    • Luca Bedogni
      Luca Bedogni
    Quando un giocatore è duttile, è estremamente interessante capire come verrà utilizzato in un contesto dove tutti i componenti svolgono già un ruolo ben determinato. Leao è Leao, Giroud Giroud, Tonali e Bennacer sono interni, fondamentalmente. Il Milan prende Kamada non per fare il jolly, ma per qualcosa di preciso. Sulla trequarti, spettava a De Ketelaere farsi trovare pronto, non ci è riuscito, è stato rimandato. Quanto al misterioso Adli, che più del belga aveva l’aria del jolly, Pioli lo ha snobbato fin da subito, tant’è vero che quest’aria di jolly è stata presto tradotta nel classico ‘né carne né pesce’. In due, in sostanza, non hanno fatto un chilo. E questo chilo che cercava il Milan, adesso ha un nuovo volto. E gli occhi a mandorla. Ho cercato di filtrare la fama di duttilità che Kamada si porta dietro, al fine di collocarlo concretamente nell’ambiente Milan, quindi nel calcio di Pioli, che grosso modo oscilla da un 4-2-3-1 di base a sistemi affini, più o meno ‘imparentati’ a livello di princìpi.    

    CONTRO IL NAPOLI: UN INTERNO? UN ESTERNO? - Per chi avesse visto Kamada soltanto contro il Napoli, ossia nel doppio confronto dei quarti di Champions di quest’anno, la prima cosa da precisare sarà la seguente: no, non arriva al Milan per fare l’interno di centrocampo come ha fatto nella partita di Francoforte.

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    Oliver Glasner quel giorno non poteva contare su capitan Rode, ancora convalescente. Ma anche al ritorno abbiamo visto qualcosa di tatticamente insolito, forse dovuto all’assenza di Kolo Muani: un 4-2-3-1 nel quale Kamada faceva l’esterno a sinistra. Bellissima eh, questa palla qui sotto per Gotze… tuttavia Daichi non gioca lì la maggior parte delle volte. O meglio, ci gioca ma in un contesto un po’ diverso, nel 3-4-2-1. Può farlo all’occorrenza, per carità, ma al Milan c’è Leao…

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    LO RICORDAVAMO COSÌ: TREQUARTI NEI SISTEMI A TRE- In realtà prima del doppio confronto col Napoli ci ricordavamo di un altro Kamada, quello che assieme a Kostic (e Lammers!) ha vinto l’Europa League segnando gol come questo qui sotto all’Olympiakos. Ce lo ricordavamo trequarti insomma nei sistemi a tre (3-4-2-1/3-4-1-2) tanto cari alla storia recente del club (c’è stata una certa continuità tra Adi Hutter e Glasner da questo punto di vista). 

    Kamada si è già 'piolizzato': non si pesterà i piedi con Leao, ma dovrà adattarsi al Milan

    LA CATENA CON KOSTIC - Anzi, l’intesa con Kostic, dato che Kamada allora giocava tendenzialmente trequarti sul centrosinistra, era particolarmente produttiva, e i due si completavano molto bene. Il che potrebbe subito farci pensare a chissà quale feeling con un treno come Theo Hernandez. Il ‘problema’ è che, qualora il Milan dovesse riproporre il 3-4-2-1 visto nel periodo anticrisi, da quella parte giocherebbe senz’altro Leao… Perciò Pioli non potrà limitarsi al copia-incolla col giapponese.

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    L’ARRIVO DI GOTZE E KOLO MUANI - Del resto, l’arrivo a Francoforte di Mario Gotze e Kolo Muani ha già contribuito spontaneamente ad avviare questo processo di ‘piolizzazione’, nel senso che Kamada, quest’anno, a differenza della scorsa stagione, ha giocato prevalentemente trequarti sul centrodestra. Chiaro, con tutte le libertà di scambiarsi posizione che si lasciano a questi giocatori di inventiva. In sostanza lo stesso sistema è stato vissuto da un’altra prospettiva, dall’altro spazio di mezzo, quindi sul suo piede forte, che è il destro. Ecco una immagine tratta dalla freschissima semifinale di Pokal vinta dalle aquile contro lo Stoccarda.

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    E per un Kostic che se ne va portandosi via tutta una serie di automatismi, c’è un Kolo Muani che arriva e trasforma l’Eintracht in una squadra più verticale. Capacità di adattamento del giapponese? Notevole.

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    Va aggiunto però che al Milan, restasse Giroud il primo centravanti, Kamada troverebbe una punta molto diversa da Kolo Muani e Borré. Ma la funzione svolta dal velocissimo giovane francese sarebbe solo da cercare un po’ più in là, dalle parti di Leao. Concludo mostrandovi una situazione che al di là degli interpreti diversi e del sistema di superficie (sempre il 3-4-2-1), rivela ben più di una assonanza o se volete sovrimpressione col 4-2-3-1 asimmetrico di Pioli.

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