Calciomercato.com

  • Ancora Eriksen: 'Inter? Avevo altre offerte. Al Tottenham ero l'origine di tutti i mali. La finale di Champions persa...

    Ancora Eriksen: 'Inter? Avevo altre offerte. Al Tottenham ero l'origine di tutti i mali. La finale di Champions persa...

    Dopo le intervista a Sky Sport e Gazzetta dello Sport il centrocampista dell'Inter, Christian Eriksen ha paralto anche alla BBC spiegando anche gli ultimi mesi di esperienza al Tottenham. 

    STRANO - "L'Inghilterra, negli ultimi anni, è stata molto frenetica. Dopo quello che ho detto in estate, la gente si chiedeva soltanto quando me ne sarei andato; ogni partita era un: ‘se ne va? Non se ne va?’. Anche i tifosi per strada si comportavano come a dirmi: 'Grazie, arrivederci e buona fortuna.' Ma ero ancora lì. Era un po’ strano. A livello fisico e mentale, è bello poter essere in un nuovo posto e ricominicare”.

    PECORA NERA - "Non mi sentivo un giocatore diverso,  ma ero dentro e fuori dalla squadra. Se hai un contratto corto, diventi la pecora nera. Certo, ho fatto quell’intervista. Ero molto onesto. Sentivo che dovevo essere sincero. Non volevo nascondermi come molti giocatori fanno. Tutti sono diversi. Ero onesto, volevo dirlo ad alta voce. Mi hanno dato la colpa per un sacco di cose, per essere il cattivo. Ho letto che ero la persona cattiva negli spogliatoi, che da quando ho detto che volevo andarmene, non era la cosa migliore per me rimanere lì".

    LA FINALE PERSA - "La finale di Champions League è stata un momento così speciale. Nella storia del Tottenham, è stata la prima volta. È stato fantastico. Ma abbiamo perso e da lì è stata la fine. Le persone pensavano ancora a quella finale quando è iniziata la stagione. Dopo aver ottenuto alcuni risultati negativi, si entra in una spirale a cui non si è abituati ed è stato difficile tornare indietro".

    LE ALTRE OFFERTE - "Il Manchester United? Non è mai stato molto probabile. Abbiamo parlato con loro, ovviamente, e abbiamo sentito cosa era possibile e cosa non era possibile. Ma, alla fine, ero io che personalmente voleva una nuova sfida. Restare in Premier League sarebbe stata una soluzione facile. Una volta che l'Inter è arrivata, non è stata davvero una scelta difficile".

    DERBY - "Ibra? Naturalmente porta un nome importante con sé. E c'è anche il mio connazionale Simon Kjaer. Gli ho parlato, anche prima, quando era qui e stavamo già parlando con l'Inter all'epoca. Non era così lontano da Milano quando giocava con l’Atalanta. Sarà la prima volta che giocherò contro di lui, quindi sarà divertente. Speriamo di mostrare dove siamo in campionato".

    Altre Notizie