''Se andiamo a vedere tutte le posizioni dubbie sulla linea di porta, pensiamo solo alla prima giornata di campionato con Juventus-Parma, dobbiamo dire che le decisioni, assunte con il supporto degli arbitri addizionali, sono state tutte corrette''. Cosi' il presidente della Figc, Giancarlo Abete, ha difeso la scelta di inserire i giudici di linea in Italia. Lo ha fatto nel pomeriggio, durante la 36/a edizione del premio 'Sport Civilta'', a Parma. Poi ha commentato le polemiche sul rigore non concesso all'Inter ieri contro il Cagliari. ''Quando si parla di un fallo a cavallo della linea dell'area di rigore non si puo' tirare in causa l'arbitro addizionale - ha spiegato Abete -. L'arbitro addizionale ha un ruolo specifico per alcune situazioni, altrimenti tutti gli errori che ci saranno da qui a fine stagione saranno sempre da addebitare a loro''. Il gesto di Stramaccioni, di voler dare a tutti i costi la mano al quarto uomo, puo' essere giudicato come quello delle manette di Mourinho? ''I confronti sono importanti quando commentiamo i gol di Ibrahimovic o quello, bellissimo, di Maresca. Noi parliamo degli episodi che hanno grande qualita' - ha risposto il presidente Figc -. Confrontare i gesti di protesta non penso sia invece il ruolo del presidente della Federcalcio. Il mio ruolo non e' quello di opinionista e, quindi, devo richiamare tutto il ceto dirigente del calcio a una dimensione che insieme sia di contrasto e di rispetto. Ci si deve sempre ricordare che il sistema dei valori e' una pre-condizione obbligatoria per parlare di sport''.