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  • Assembramenti in tutta Italia: il governo valuta nuova stretta per 8 giorni

    Assembramenti in tutta Italia: il governo valuta nuova stretta per 8 giorni

    22.15 - Una possibile nuova stretta in arrivo durante la settimana di Natale. I numeri del contagio e delle vittime preoccupano ancora troppo, come anche gli assembramenti nelle vie dello shopping durante il weekend. Il governo così sta valutando di intervenire con nuove misure più restrittive nei giorni da Natale a Capodanno, magari chiudendo ristoranti e bar anche a pranzo. 

    Si sta pensando - scrive Repubblica - a un irrigidimento delle norme anti contagio nei giorni festivi e prefestivi: l'idea sul tavolo è quella di rendere tutta l'Italia zona rossa o arancione nelle giornate più a rischio. Unica eccezione, una deroga agli spostamenti tra i piccoli comuni il 25, 26 dicembre e l'1 gennaio: a chi abita in città sotto i 5000 abitanti potrebbe essere data la possibilità di spostarsi anche fuori dal Comune entro i 30 chilometri. L'ipotesi, emersa al termine della riunione dei capi delegazione, è adottare norme omogenee in tutta Italia, con un irrigidimento delle disposizioni come avverrà in Germania, per evitare la terza ondata.

    19.15 - Una riunione d’urgenza alle 19 con i capidelegazione per valutare "l’adozione di nuove misure che garantiscano il contenimento dei contagi". L’ha convocata il governo dopo un incontro dei ministri Pd con i capigruppo di Camera e Senato, il Segretario Nicola Zingaretti e Vicesegretario Andrea Orlando. La richiesta dei dem è netta: "Ora bisogna fare di tutto per non disperdere questi risultati e non tornare indietro. Per questo, alla luce di un sicuro aumento del rischio di assembramenti dovuto al periodo delle festività e alle raccomandazioni alla prudenza e responsabilità del comitato scientifico nazionale, occorre intervenire".

    Vuol dire che anche la deroga ai divieti di spostamento tra Comuni sarà rivalutata, ma è possibile che si decida di introdurre nuove misure restrittive legate alla circolazione delle persone. E si inserisce la ministra di Italia Viva Teresa Bellanova che chiede una linea di "coerenza". Spiega: "Confrontiamoci con la comunità scientifica e decidiamo misure coerenti e comprensibili. Anche più restrittive di quelle attuali, se necessario, ma comprensibili. Perché solo così i cittadini saranno indotti a rispettarle".

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